Logica un tempo applicata da quest’ultima era la diffusione sul territorio di un importante aumento di punti vendita al fine di poter venire incontro al cittadino in maniera agevole dando un adeguata copertura.
Per ottenere tale obbiettivo A.T.M., in passato, è andata in contro ad una serie di operazioni in modo da non pesare finanziariamente sul punto vendita, agevolandolo in termini concordati con le OO.SS.
I tempi sono cambiati per A.T.M. che ha pensato bene di “tagliare” una serie di servizi, anche a discapito del cittadino, confidando che il rivenditore, pur di aver il prodotto da vendere in questo momento di crisi, avrebbe “riempito” il vuoto creato da A.T.M. con il proprio finanziario.
In data primo agosto successivamente all’ennesimo colpo che la rete di vendita ha dovuto subire da parte di A.T.M. si è ritenuto opportuno chiedere un incontro chiarificatore prima di dover dare in categoria indicazioni drastiche per far finalmente capire ad A.T.M., al Cittadino ed al Comune di Milano che i servizi vanno pagati.
"Con la presente siamo ad informarvi che le politiche di distribuzione e commercializzazione dei documenti di viaggio A.T.M. stanno creando forti tensioni sulla rete di vendita.
L’edicolante di superficie per la sua stessa natura è portato alla vendita dei biglietti A.T.M, così come a prestare servizi di carattere generico verso il cittadino.
Abbiamo però dovuto riscontrare che le condizioni economiche per la vendita dei documenti di viaggio che un tempo sono state alla base della proliferazione e all’assestamento dei punti vendita sul territorio comunale, sono state unilateralmente riviste a svantaggio di questi ultimi.
La recente volontà di porre limiti, vincoli e difficoltà al rivenditore sia nella consegna dei documenti di viaggio come nei pagamenti o nella richiesta di onerose fideiussioni a garanzia, sta limitando in maniera pericolosa quello che in molti casi si riduce ad un semplice servizio al cittadino.
Dai dati in nostro possesso risulta inoltre che l’aumento del biglietto ha comportato solo uno spostamento dell’utenza a voler privilegiare tagli più economici e pratici, pertanto l’aggio riconosciuto al rivenditore, non più in linea con le attuali modalità di cessione dei documenti, non ha portato alcun beneficio economico.
A questo si devono aggiungere i nuovi costi che state applicando sulla rete di vendita per poter commercializzare il prodotto, quali lo slittamento delle consegne con relativi maggior impegni economici, il ritiro delle fiduciarie e non per ultimo la gravosa politica di voler far ritirare i documenti di viaggio direttamente agli A.T.M. point.
E’ nostra ferma opinione che il continuare a porre limiti alla vendita dei biglietti costringerà molti a rinunciarvi, soprattutto in quelle zone dove le vendite sono basse e l’edicolante svolge tale attività solo per necessita di “servizio” e non per un oggettivo ritorno economico.
Alla luce pertanto delle mutate condizioni economiche applicate da A.T.M. sulle rivendite di Milano vi informiamo che è nostra necessità rivedere l’accordo economico e normativo che regola la vendita di documenti di viaggio al fine di mantenere costante e salda la presenza di punti di vendita disponibili alla commercializzazione del vostro prodotto.
Certi di cogliere la vostra disponibilità ad un incontro per discutere le nostre esigenze e difficoltà porgiamo distinti saluti.
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