Dopo circa un anno di attività tra distributore e associazioni, M.D.M. comunica che con il 31 gennaio Inforiv verrà spento in favore di un programma informatico che avrà un’impostazione nettamente diversa. WED.
La nostra posizione in merito non
è mai stata sotto tono. Sempre espressa chiaramente e gli edicolanti associati
e non, che ci seguono, sono informati in merito. E’ anche vero che diverse modifiche al contratto e un approccio più
moderno (incredibile per il nostro settore), vedrà il suo corso nei prossimi
mesi.
Difficile dire ora se sarà
peggiore o migliore, sicuramente sarà un programma diverso che consentirà di
svolgere la propria attività con una visione più adatta al mondo che ci
circonda.
Inutile dire, soprattutto per chi ha creduto tantissimo come lo
S.N.A.G alla “filosofia inforiv”, che
assistere a questo momento sia difficile. Siamo anche convinti però che se non cambiamo, tutti, sarà difficile
affrontare i prossimi anni in maniera produttiva.
La sorpresa è arrivata anche con
A.D.P. di Saronno, distributore che
lambisce la provincia di Milano servendo il prodotto editoriale in circa 30
Comuni che, con il solito tatto tipico del distributore locale, “spegnerà” Inforiv
con il 31 di dicembre 2014. Il nuovo
programma sarà i2.zero ovvero la stessa piattaforma che oramai è utilizzata da
molti distributori locali.
Sicuramente il grande sconfitto sull’informatizzazione della rete di
vendita è F.I.E.G. (proprietaria del software), assolutamente latitante da
oramai diversi anni e che ha perso lo spazio guadagnato faticosamente con
Inforiv.
Altra sorpresa di fine anno sembra che sia un nuovo aumento del Corriere della Sera. Costerà € 1,50 tutti i
giorni e € 2,00 quando sarà allegato ai supplementi. Un nuovo modo per perdere lettori in edicola.
Allora ci siamo chiesti perché non fare anche noi una bella sorpresa
agli Editori? Perché dobbiamo sempre essere noi a rimanere affascinati da
queste brillanti idee?
In un mondo in profonda
contrazione come quello editoriale, tutti i vari oggetti protagonisti del
sistema stanno facendo due operazioni, riduzione dei costi e investimenti su
altri settori che possono essere più performanti per creare nuovi modelli di
business. Non guardiamo la crisi di
oggi! Cerchiamo di veder noi stessi tra tre/cinque anni…
Abbiamo quindi contattato in
queste settimane diversi edicolanti e rappresentati sindacali nazionali e
provinciali, per discutere una linea che potesse essere sostenibile sui tagli
dei costi e che negli anni ci ha tolto moltissime energie ad un compenso
ridicolo, e che ha inoltre distorto il mercato della pubblicità consentendo grandi guadagni solo agli
editori.
Inserti e supplementi, (che tra
l’alto sono la causa per cui paghiamo altissime aliquote per TARI ex TARSU) ,
la loro assurda contabilizzazione, il loro obbligato magazzinaggio in edicola,
saranno oggetto di una dichiarata protesta nei confronti di mondo editoriale
che oramai sta vivendo in maniera parassitaria attraverso il nostro lavoro. Iniziamo a tagliare costi e ad alzare
l’asticella…
In più bisogna generare nuove
prospettive per il nostro settore. Sono diverse le iniziative fuori dai soliti
canoni che stanno partendo a Milano. Un esempio fra tutti è la vendita degli abbonamenti BikeMi. Un prodotto A.T.M.
che viene ceduto al 34% di sconto al rivenditore….mai visto prima.
Gli “infopoint”
che stanno generando un grande interesse per diversi soggetti imprenditoriali
al di fuori del “nostro mondo”. Ricordiamoci che gli editori non investono nel
nostro settore. Se ci poniamo verso possibili sponsor in maniera compatta,
produttiva e più appetibile visivamente, è assolutamente possibile che verremo
riscoperti per altri tipi di attività fuori dallo stretto “mondo editoriale”. Chiediamoci sempre come ci
vedono da fuori. Come ci vede il cittadino e l’utente. Miglioriamo, cresciamo e
proponiamoci in maniera diversa. Questo è l’obbiettivo dei 25 infopoint in
strutturazione su Milano.
Nuove merceologie da vendere in edicola. Bisogna abbattere i limiti
di superficie predisposti dalla Regione Lombardia e allargare le merceologie; con il 18,77% di sconto non si vive più.
Nel mese di gennaio verranno
organizzati già diversi incontri per illustrare discutere e affrontare un nuovo
modo di porsi nei confronti dell’utente e soprattutto del cliente e anche su
come trasmettere al mondo editoriale e pubblicitario che non siamo più una categoria dedicata ma un settore disponibile.
Buon anno !
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