Un’ importante scossone per il mondo della carta stampata si sta vivendo in
questi giorni nelle nostre edicole.
Il colosso americano Hearst trasforma la sua testata di punta “ELLE” damensile a settimanale.
La testata si fonderà con un altro
storico marchio, “GIOIA” , che sparirà dai banchi di vendita e la super
redazione che si verrà a creare lavorerà su questo nuovo progetto. Considerando
che le testate concorrenti di
riferimento, sono “GRAZIA” e “VANITY FAIR”, entrambe messe male , soprattutto
quest’ultima che da diversi anni regala o super sconta il proprio prodotto pur
di essere presa in mano da qualcuno, sarà uno scontro interessante ma…veniamo a
noi!
Esce quindi il progettone in edicola con offerta lancio ad 1 euro. Fino qua
uno potrebbe pensare che essendo un settimanale e con un prezzo di copertina a regime a 2 euro, per 4 settimane, magari se
funziona potrebbe avere anche un senso economico.
Ecco però che all’interno della
rivista c’è una bella cartolina con il 70% di sconto agli abbonati quindi…più
si vende più si rischia di perdere, più si diffonde meno si incassa.
Nulla di nuovo sotto il sole si potrebbe dire ma è proprio questo il
problema, Non accade mai nulla di nuovo e questo metodo predatorio di sottrarre
clientela è rimasto costante negli anni.
Conviene proporre il prodotto? Da decenni ci raccontano che il cliente che
si reca in edicola non è lo stesso che poi sottoscrive abbonamenti
quindi…perché metterlo?
Più facile pensare che non abbiano strumenti e nemmeno fantasia per
ingaggiare il cliente perché utilizzano l’unico sistema sul mercato che
funziona , cioè la rete commerciale. Questa attività dì ingaggio ha però un
valore molto alto e non è l’aggio che ci
viene normalmente riconosciuto. L’acquisizione
del cliente ha un costo.
Pensare che HEARST ricevendo rese massive perché gli edicolanti si
ribellano, risolva il problema sarebbe troppo semplice. Senza cultura del
lavoro altrui e senza la consapevolezza del valore di una rete commerciale
solida e produttiva come la nostra, non
si può vedere un futuro sereno ed in crescita.
Un’operazione creata per aumentare
diffusione e raccolta pubblicitaria non può creare riscontri economici di
valore per noi.
Può aiutarci però a continuare a pensare ad un nuovo modello commerciale
verso cui tutti dobbiamo andare e verso cui tende anche il consumatore. Basiamoci
più su logiche di aumentare il traffico
di potenziali clienti presso le nostre edicole piuttosto che vendere un
prodotto editoriale che non ha più nulla da offrire al “mondo edicola”.
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