23 settembre 2013

Editori! Più bravi a regalare che a farsi leggere

Strategie isteriche e confuse. Un prodotto svalutato, senza prezzo, che nessuno vuole . E' diventato questo il  “Corriere della sera”? Tra un pò dovrà pagare per essere letto? Scandalose proposte di abbonamento da far impallidire qualsiasi imprenditore. Quale sarà la prossima offerta? Un ufficio in via Solferino a €100,00 al mese compreso nell'abbonamento?

Il mondo editoriale sia per i quotidiani come per i periodici non è nuovo a strategie di facciata tese solo ad aumentare in maniera forzata e molto dubbia, diffusione e vendita. Anzi, nel totale silenzio del mondo dei media da quasi 20 anni, sostenuti da numeri “autocertificati”, il mondo editoriale millanta indici di lettura e di vendita con alchimie sempre più complesse creative.
Vediamo ora però che invece di pensare a ”vendere” il buon “ Corriere della Sera” oltre ad aver ceduto casa propria svende se stesso, e il lavoro dell’azienda, con abbonamenti al digitale con il 95% di sconto.
Nulla di nuovo. Chi pensava di potersi dimenticare del favoloso periodo “ delle vendite in blocco” e dei numeri sparati si dovrà ricredere.

Quale futuro può avere il prodotto editoriale in Italia  se in 20 anni gli editori, non hanno capito che un prodotto si può vendere e non solo regalare?
Quale futuro potrà avere la rete di vendita Italiana se gli sforzi delle commissioni preposte si muovono in funzione di un passaggio dalla carta al digitale con logiche che si sono dimostrate fallimentari negli anni?

La crisi di oggi non è nata negli ultimi anni, semplicemente è emersa ora, ma ha radici nella fine degli anni 90.



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