Deludente esordio di “WED” a Milano.
Le vecchie
formule per tentare di mettere assieme una filiera, che sempre di più sta comunque manifestando profonde divergenze economiche e commerciali, sono emerse anche in
questo frangente.
La
piattaforma di “Infosistemi” i2.zero viene personalizzata a seconda del
distributore. Le esigenze del cliente passano sopra alle necessità della rete
commerciale.
Dalla
lettura del contratto emergeranno subito dei piccoli segnali che qualcosa di
diverso…c’è! Questi segnali in breve tempo diverranno una palese dichiarazione a voler impostare il rapporto in maniera profondamente diversa. In maniera superficiale, alcuni si sono concentrati sulla
questione”prezzo” senza capire che c’era molto di più dietro.
Nulla
di nuovo, si ripropone il motivo per cui inforiv è sempre rimasto fermo al
nastro di partenza. Sfiducia e approssimazione nel rapporto commerciale.
In questo caso si è però voluti andare oltre.
Il progetto informatico “WED”, non
prevede la strutturazione di una rete informatizzata ai fini diffusionali e di
vendita, attraverso l'ottimizzazione dei forniti e ottimizzazione nelle rese ecc…ma la gestione dei dati per far
incontrare l’editore ed il consumatore attraverso le vendite in tempo reale.
Progetto sotto certi versi stimolante ma che
va ben oltre le necessità di una rete di vendita, in quanto rappresenta il suo
sorpasso. La parte contrattuale è concentrata non sul rapporto DL/pdv ma sulla
proprietà del dato e sulla sua gestione nel rapporto DL/Editore/consumatore,
con lo svantaggio che il principale player, il pdv, paga per generare ricchezza
ad altri.
Un
peccato perché si sta perdendo una nuova buona occasione per innovare e sono
convinto che non sarà l’ultima. Pretendere di informatizzare senza dare nulla sembra sia l’unico sistema per la distribuzione
di fare impresa.
Interessante
anche ciò che sta accadendo analizzando differenti piazze distributive facenti
capo al medesimo distributore nazionale M-DIS. Milano con M.D.M., utilizza piattaforma
Infosistemi, mentre a Torino con TO-DIS si usa piattaforma DPE ovvero I-GERIV.
Vedremo con GE-DIS a Genova cosa accadrà. il punto è che o si stanno facendo
test o si sta facendo confusione. Avendo imparato a conoscere l’impostazione
del management editoriale propenderei per la seconda ipotesi.
Una
corsa al dato e alla sua valorizzazione e al suo sfruttamento non sostenendo un
concetto di filiera ma di “controparte”.
Un
progetto nato morto e che potrà raccogliere i suoi frutti quando il mondo non
avrà più bisogno di lui o quando ci avrà pensato qualcun altro.
A.R.
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