Sento e leggo quanto si dice e si
scrive nell’ ambito dell’informazione online e dell’isterica ricerca di nuovi
modelli di business legati alla lettura poi….vedo quello che succede
nell' editoria reale, quella che viviamo tutti i giorni. Non quella dei numeri ma dei soldi veri.
Distribuzione e rete di vendita
fanno parte di un processo evolutivo di filiera? Quali sono gli
investimenti nel settore da parte delle sovrastrutture editoriali? C’è qualcuno
che guarda verso i 30.000 pdv che creano il 90% del fatturato editoriale ( in
termini di vendita, diffusione e pubblicità)?
Il “jolly” degli ultimi anni, per sostenere
il comparto distributivo, è la" resa a macero" o resa certificata ( bel termine....nulla di più) che comporterebbe comunque notevoli investimenti per la distribuzione in
un momento dove i fatturati crollano e la visone del mercato è tutt’altro che
delineata anzi…il futuro della vendita di prodotto editoriale è un enorme
incognita.
Altro non c’è. I costi di distribuzione aumentano il fatturato
cala , le rese aumentano, ovviamente, così come le pubblicazioni da
distribuire. Informatizzare…non se ne parla nemmeno. Troppa trasparenza fa male
all’editoria.
Vedo che si profila un sistema per
abbonamento in edicola. Rivolto all’abituale cliente non a chi non si avvicina
al punto vendita pdv. L'altro sistema è fallito dopo due anni di sperimentazione...anche se nessuno l'ha ancora detto a 250 edicole. Vedo che c’è una formula di vendita di libri in edicola
che avrebbe avuto un riscontro tangibile negli anni ’80, un sistema di
“noleggio DVD” in edicola, una versione leggera e con pochi euro
d’investimento, di un’analoga iniziativa promossa da un soggetto rientrante in
standard più comuni rispetto alla gigantesca PRESS-DI, ma che diversamente ha
investito molto di più ( vedi immagine).
Movie Take Away - noleggio dvd |
Altro non c’è. 30.000 punti vendita sul
territorio non fanno parte di alcun progetto editoriale degno di nota. L’editore
sta perdendo un “tesoro” che si sta guardando attorno, non essendoci una linea o
una proposta valida e, sicuramente, troverà più attenzione in ambienti che nulla hanno a
che fare con il mondo dell’editoria e che oggi conosciamo.
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