In data 26 giugno la
Commissione Cultura ha
svolto il seguito dell’audizione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza
del Consiglio dei Ministri, con delega all’editoria e all’attuazione del
programma, Giovanni Legnini, su questioni inerenti il settore dell’editoria.
Si è parlato di
giornalisti, di equo compenso, di testate che chiudono e ovviamente di finanziamenti
pubblici. Taluni li vogliono aumentare altri eliminare e…si parla anche di
edicola. Quegli oscuri luoghi dove si monetizzano e si concretizzano le idee,
le creatività è l’ informazione prodotta
dal mondo editoriale.
Nello specifico è stato chiaramente dichiarato che gli
edicolanti sono ”portatori di istanze
assolutamente legittime, ma non sono semplici da risolvere”. Ha inoltre
affermato che si dovrà intervenire e che incontrerà anche i distributori, che
sono ''l'anello più complicato della filiera''.
Giovanni Legnini rammenta che ha già avuto un confronto con tutte le
sigle degli edicolanti, dichiarando che è un settore in crisi per il calo delle
vendite. Dice inoltre che: “si dovrà quindi intervenire per risolvere alcuni
problemi denunciati dal settore, che derivano da interventi pregressi non
esattamente meditati o che hanno avuto un impatto nella realtà che va oltre le
norme. Su queste misure - sottolinea Legnini - bisognerà tornare, con
edicolanti e distributori.”
Particolare
attenzione è stata inoltre rivolta al fatto che ancora il settore è dominato
dalla carta per lo scambio di dati e informazioni tra i diversi soggetti della
filiera con conseguenze anche sulla redditività del settore. Questo aspetto del
nostro settore è stato addirittura, sottolineato
dal sottosegretario con l’espressione ”Dire arretrato è poco…”, lo capiamo tutti quanto abbia ragione, basta leggere questa circolare.
Ha
inoltre dichiarato che l’edicolante svolge una funzione di interesse pubblico
(dichiarazione da leggere alla luce delle recenti disposizioni in tema di competitività
concorrenza ecc…).
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