Da tanti anni si parla di
informatizzare la rete di vendita. Questa nostra grande volontà, ambizione e progetto non è però mai andato in porto, per
mille motivi.
Poi leggo un documento relativo ad un imminente ristrutturazione di un importante distributore locale e....capisco il perché e rimango anche di gesso.
Poi leggo un documento relativo ad un imminente ristrutturazione di un importante distributore locale e....capisco il perché e rimango anche di gesso.
dell’informazione on-line attraverso le edicole con il social wi-fi FREE L.U.N.A., si lavora per strutturare infopoint per venire incontro al cliente in vista di expo 2015 e altri ancora ora sono a Roma per portare una ventata di innovazione per le vendite dei prodotti quotidiani e periodici in edicola certificandone la cessione al cliente e…..poi leggo queste circolari!
Un impostazione brutale e
primitiva che non appartiene agli anni 2000. Rifornimenti con i bigliettini e alla
segreteria telefonica? Il tutto con un linguaggio quasi offensivo da parte di
un soggetto che usa ancora i bollini per gestire le rese...
Che senso ha parlare di
informatizzazione con soggetti che considerano la distribuzione del prodotto
come un mero processo logistico con tecnologie degli anni 50? Quali risultato
si potranno ottenere con soggetti che inviano circolari irrispettose forti di
una posizione dominante, per ora, inattaccabile dall’ Antitrust?
Il futuro da noi non è arrivato
ma sappiamo anche perché e dov’è il collo di bottiglia che blocca ogni processo
evolutivo.
Nessun commento:
Posta un commento