L’appello lanciato a editorie Governo affinché l’anello della vendita ritorni al centro della filiera
Milano,
10 luglio 2014 – SNAG, Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai aderente a Confcommercio, ha lanciato oggi una campagna
di sensibilizzazione sul ruolo che le edicole vogliono avere nel rilancio del
settore editoria.
Da
ormai troppo tempo gli edicolanti sono relegati ad una posizione di secondo
piano, inascoltati nonostante la necessità di un rapido intervento per
scongiurare la chiusura di altri punti vendita. Negli ultimi 10 anni hanno
infatti abbassato definitivamente la serranda circa 10.000 edicole, con una perdita
complessiva di oltre 20.000 posti di lavoro.
SNAG,
attraverso questa campagna stampa dal claim Un giornale senza edicola è come un
pesce fuor d’acqua, rivendica un ruolo di maggior rilievo per i punti vendita
all’interno della discussione sul rilancio dell’editoria. La similitudine offre
molteplici interpretazioni.
Senza
un rinnovato accordo di filiera e ad un impianto normativo rinnovato e certo,
ad agonizzare sono infatti tutti gli attori: editori, giornalisti, distributori
ed edicole.
“Le
edicole non chiedono soldi al Governo, non ne hanno mai chiesti - ha commentato
Armando Abbiati, Presidente Snag
Confcommercio -; chiediamo che siano definite regole certe, leggi chiare e non interpretative sulla distribuzione, una
rinnovata spinta all’informatizzazione e, più in generale, una maggiore
attenzione alla categoria stessa. Il tutto con immediatezza e urgenza, perché
il tempo dell’attesa è ormai finito”.
Pur
apprezzando il nuovo slancio del Governo, che ha iniziato a operare per
smuovere situazioni ferme da ormai troppo tempo, SNAG tiene a sottolineare come
tutti gli sforzi a monte della filiera siano di fatto poco efficaci se non si
dà priorità alle edicole, che rappresentano il punto in cui i prodotti
editoriali vengono offerti ai clienti.
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