30 agosto 2012

Ecco il monopolio distributivo a cosa porta!

Il Distributore Canesi di Cremona ha pensato di fare il gigante per poi scoprire di avere i piedi di argilla. Dopo aver acquisito nuove aree distributive assieme al suo collega Macri s.p.a. di Pavia ai danni del distributore Balti di Lodi,
 ha scoperto in solo due anni ma con il beneplacito dei grandi gruppi editoriali come  M-Dis e Press-Di, di non starci con i costi. Probabilmente pensavano ad una ripresa del mercato  editoriale ed a un dimezzamento del prezzo del gasolio…

Il distributore ha quindi ritenuto, con il mese di agosto, di farsi pagare la portatura da parte degli edicolanti utilizzando i noti sistemi tipici del settore:” Se non paghi…niente giornali”.

Approfittando della pausa estiva e dell’evidente monopolio distributivo di queste aziende, il distributore Canesi ha iniziato a mandare ad un gran numero di punti vendita senza discernere, nonostante quanto si senta dire, sul fatturato o sul fatto che si tratti di edicola esclusiva o non esclusiva, adducendo presunte difficoltà d’accesso ( poi si è scoperto che in realtà si potrebbe trattare di banali e normali oltreché occasionali disservizi), una comunicazione ( non una richiesta…) di addebito di  €10,00 al giorno ai rivenditori.

Lo S.N.A.G. è intervenuto nei primi giorni di agosto per proteggere (con successo) gli associati della zona coinvolti dalla scellerata richiesta ma….il distributore, da quanto sembra, non demorde e a macchia di leopardo in maniera illegittima e levantina addebita i costi di portatura.

Per chi pensava quindi che simili atteggiamenti fossero tipici di un determinato…chiamiamolo “profilo culturale”, dovrà ricredersi e scoprire che è normale nel mondo della distribuzione dei giornali pretendere soldi non dovuti pena la chiusura dell’attività.

Sono molte le considerazioni e le riflessioni da fare.  Emerge però il fatto che “distributore grosso” non vuol dire “distributore solvente” ma solo grande problema. Ci si chiede perché vengano accorpate agenzie a discapito del servizio e senza tenere conto del mercato editoriale e del fatto che si è voluto dare un grande potere a pochissimi soggetti. Le aree distributive vengono divise dai noti gruppi editoriali e ci sfuggono sia l’interesse come le strategie che vengono messe in atto, ma soprattutto perché il silenzio dei quotidiani su un tema su cui sono assolutamente informati.

 Non per ultimo mi vengono in mente gli articoli pubblicati da “il giorno” in merito alla distribuzione ed alla polverizzazione dei punti e le numerose aberrazioni sentite nei mesi. Nessun commento solo un mesto sorriso.

Riportiamo la posizione di S.N.A.G. Milano in merito inviata ad inizio agosto e la comunicazione di Canesi e ricordiamo che le rivendite esclusive NULLA DEVONO PAGARE, ma devono mettersi in contatto con la propria Associazione.





Nessun commento: