29 gennaio 2015

Il quotidiano il giorno regala se stesso

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Il “compiegamento” è una pratica nota da diversi anni e che ha subito una sua evoluzione tenendo assieme due principi: l’arricchimento della testata madre e la raccolta pubblicitaria.

Un equilibrio difficile da mantenere e che è stato infranto subito dopo la nascita di questa nuova linea di i prodotti editoriali e che settimanalmente fa inorridire gli edicolanti italiani.

Aspetto che il mercato pubblicitario ha sempre fatto finta di non vedere è come viene percepito dal cliente “l’inserto” o il “supplemento”. Piace o non piace? Quale si e quale no? Perché devo essere obbligato a pagare ciò che non voglio?

22 gennaio 2015

Arretrati PRESS-DI

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Come servizio arretrati  la Press-Di ha messo da tempo a disposizione questo sito.

Per ordinare gli arretrati si può chiamare il numero 045-8884400 in sostituzione del vecchio 199.16.21.71 che non è più attivo
E’ possibile inoltre contattare l’uff. arretrati agli indirizzi.

21 gennaio 2015

Parità di trattamento...che ci pensino gli editori

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Che senso può avere oggi parlare di parità di trattamento tra tutte le testate quando l’informazione è fruibile da tutti in qualsiasi momento in maniera semplice e immediata?

Le nostre leggi nascono dal clima politico dell' immediato  dopo guerra
Un momento in cui la libertà di pensiero poteva esprimersi solo attraverso la stampa e solo in edicola e rappresentava un vero valore costituzionale, pertanto da proteggere.

 Leggi oggi inadeguate, anche se non sorpassate nello spirito e negli obbiettivi, ma  insostenibili commercialmente.

20 gennaio 2015

"La stampa" altra occasione persa per stare zitta

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Un pezzetto di futuro in più l’editoria e una nuova occasione per “La Stampa” di stare zitta. L'illuminato quotidiano ha invece preferito scrivere nuove cavolate.

Non sarà certo l’edicolante o le loro associazioni a fermare o rallentare il progresso editoriale in atto. 
E’ anche sicuramente vero che questi  editori capaci di stare in piedi solo con i soldi pubblici e con le diffusioni creative a cui ci hanno abituati da 20 anni, non solo lo accelerano, per andare non sanno nemmeno loro dove, ma perdono quello che ancora li tiene in piedi.

15 gennaio 2015

Le edicole e i chioschi di Milano

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I chioschi di Milano, ma anche delle grandi città in generale, presentano caratteristiche simili.

Sono strutturati per commercializzare un numero limitato di titoli e in grande quantità. Per questo hanno dimensioni ridotte e sono negli angoli più strategici della città e di maggior affluenza, per poter venire direttamente incontro al lettore.

“l’edicola” è una struttura nata non per offrire “prodotti” al consumatore ma per agevolare le necessità informative del cittadino.

11 gennaio 2015

La vendita della stampa non potrà più essere la stessa

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Lo sviluppo tecnologico in Italia ha consentito, un maggior approccio alla lettura e all’informazione in generale, aspetto notoriamente sotto la media europea.

 Ha nel contempo generato però una frammentazione dell’audience tra i diversi mezzi per la comunicazione, imponendo modifiche strutturali nell’offerta.

07 gennaio 2015

Incontro con gli edicolanti di metropolitana

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Dopo il lungo e complicato cammino che ha portato gli esercenti di metropolitana alla sottoscrizione di un contratto ponte, si è dato finalmente inizio ad un nuovo e ancora più complicato cammino che potrà ridisegnare le edicole e le attività in genere che operano in metropolitana. 

Un nuovo percorso che, diversamente dal precedente potrà essere più stimolante e produttivo se genererà idee e nuove logiche imprenditoriali.   

Successivamente all’incontro con A.T.M./Amministrazione Comunale si è tenuta il 19 dicembre un’ assemblea con i rivenditori associati a S.N.A.G. Milano per discutere e condividere ipotesi e le nuove opportunità che possano essere funzionali al miglioramento e potenziamento dei punti vendita che attualmente vendono i documenti di viaggio per conto di A.T.M. S.p.A..

06 gennaio 2015

L'anomalia nella vendita di quotidiani e periodici

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Mentre i grandi gruppi editoriali si riorganizzano e si ristrutturano con modalità e strategie piuttosto simili ovvero con tagli di costi e sovvenzioni statali, in attesa di sviluppare modelli di business più efficaci, per le “edicole esclusive”, i cui margini di manovra sono molto limitati sotto il profilo del “taglio dei costi”, non restano grandi opportunità. 

L’edicolante semplicemente chiude la sua attività

Un trend negativo esploso nel corso del 2010, ma che ha messo le sue radici con lo storico sorpasso delle entrate da pubblicità rispetto ai ricavi da vendita avvenuto agli inizi del 2000, che ha portato ad un preoccupante ridimensionamento di questa professione sul territorio oltreché ad un impoverimento della categoria assolutamente disarmante.