17 dicembre 2011

Edicolanti in sciopero? Mai visto!

Edicolanti in sciopero? Tre giorni? Mai successo! Grande motivo di orgoglio è stato per me sentire telegiornali e quotidiani che parlano di noi. Per la prima volta mi sono sentito come gli altri. Anche io ho il diritto di protestare. I milioni di clienti che vedranno le nostre edicole chiuse dopo essere stati abituati a vederla aperte anche il primo maggio, il 25 aprile, il  2 giugno e anche a Ferragosto, forse si porranno qualche domanda sul nostro lavoro.

Perché siamo chiusi? Perché le edicole, impostate come la storia ha voluto, stanno scomparendo. Eh si! Non è il mercato ma la Storia che ha disegnato il nostro lavoro. Usciti dall’immediato dopoguerra il nostro lavoro ha sostenuto, assieme al comparto editoriale, il diritto al cittadino ad essere informato e anche ad’informare, mantenendo parità di trattamento tra i prodotti editoriali ( quindi senza poter rifiutare di porre in vendita un prodotto inviato e senza poter scegliere quantitativi e titoli….). Noi non siamo un settore concorrenziale e con le regole di oggi potremo solo chiudere in poco tempo, poiché altre leggi e norme, oltrechè la strutturazione del mondo editoriale e distributivo, non ci consentono di essere imprenditori. Ma chi ci perderà? Solo il cittadino, che mai ha capito e si è chiesto la natura del nostro lavoro. Ti sei mai chiesto caro cittadino quanti e quali sono i titoli nella grande distribuzione, o da un tabaccaio/bar? Hai mai visto i quotidiani minori o i prodotti di gruppi editoriali differenti dai soliti colossi? No! Perché non ci sono!Da noi li trovi  e se non li abbiamo  te li cerchiamo, perché è  il nostro lavoro e lo sappiamo fare bene.

Caro edicolante sappiamo che non è nella nostra natura chiudere. Siamo abituati a  lavorare tutti i giorni 14 ore non a protestare, ma il 27, 28 e 29 il nostro dovere è di scioperare.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Io lo sciopero lo farò, peròpenso che i distributori, per primi, dovrebbero scioperare e on inviare niente a nessuna edicola, in modo tale che anche chi non vuole aderire allo sciopero e resta aperto porti danno al cittadino.
Bergamo Maria

snagservizi@gmail.com ha detto...

Lo sciopero è un diritto. Il cittadino sa che, quando deve subire uno sciopero con sacrificio e molte arrabbiature, la sua penalizzazione sosterrà il diritto di altri. I distributori potrebbero aiutarci a supportare le nostre tesi ma...ricordiamoci che sono loro i "capi bastone" di questo pazzo sistema italiano, e sono quelli che riusciranno a guadagnarci di più. Gli editori sono alla console che tiene in pugno le norme, i distributori quella dei soldi. In questo caso poi riusciranno a fare talmente confusione nelle consegne che riusciranno a mangiare sopra ai meno attenti....non aggiungo altro.

Anonimo ha detto...

dovevamo scioperare prima, molti anni prima.
finalmente, basta silenzi quanti nostri amici/colleghi hanno chiuso grazie alla folle liberalizzazione verso la grande distribuzione. fatto 100 il monte copie vendute ante liberalizzazioni ora è ancora 100 l'unica differenza, le vendite si concludono presso le coop. così l'edicole vedono travasare le loro vendite e i loro fatturati scendere tutti gli anni.
la mia liquidazione, doveva essere il valore della licenza, pagata profumatamente
15 anni fa, provate a valutarla adesso!
francesco naldi milano

Anonimo ha detto...

salve a tutti , io ho comprato un edicola poco tempo fa'. prima facevo l'imbianchino che purtroppo era molto meglio, sabati e domeniche liberi.
Per non parlare dell'aspetto economico che è irrisorio confrontato con le ore che si fanno. con le stesse ore prima prendevo il triplo. la licenza io l'ho pagata 70.000 €
e se fanno la liberalizazzione vado a roma a prendermi i soldi da quei 4 .......... Maurizio DA VICENZA

Anonimo ha detto...

lo sciopero più e quello di ritirare i giornali al mattino e poi chiudere il giorno dopo farli di resa.Voglio vedere i grandi geni dell'editoria se pensano ancora che gli edicolanti non sono im portanti.Gian un vecchio edicolante

Anonimo ha detto...

Vorrei ricordare,a tutti gli amici edicolanti,che l'arma dello scipero generale,della nosta categoria,è l'unica che ci rimane per una futura sopravvivenza,visto e considerato che ogni anno sono a rischio di chiusura migliaia di edicole in tutta Italia.RICORDIAMO AL GOVERNO MONTI CHE LA NOSTRA CATEGORIA LAVORA CON LO STESSO AGIO DA OLTRE 25 ANNI
E NON USUFRUISCE DI NESSUN ALTRO INTROITO,ESEMPIO: GIOCHI,GRATTA E VINCI ECC.ECC.FUORCHE'PRODOTTI EDITORIALI!QUESTA,SE NON CI DIAMO TUTTI UNA SVEGLIATA,SINDACATI COMPRESI,E' IL MODO MIGLIORE PER CADERE NEL BARATRO PIU'ASSOLUTO!EDICOLANTI TUTTI!DIAMOCI UNA SVEGLIATA E FACCIAMO VALERE I NOSTRI DIRITTI!RICORDATEVI CHE ABBIAMO DALLA PARTE NOSTRA LE DOMENICHE.SE RIMANIAMO CHIUSI TUTTE LE DOMENICHE DOVE SE LE METTONO LE MANI GLI EDITORI?

Anonimo ha detto...

sento molti edicolanti che resteranno aperti.....dobbiamo fare di + per informarli di ciò che sta avvenendo....personalmente farò lo sciopero ma non posso certo dire che sento le associazioni vicine,che mi inviano circolari o che in qualche modo mi invitano ad aderire....io mi sono adoperato andando a trovare i colleghi per convincerli a scioperare, ma un conto è la mia parola un conto è una comunicazione ufficiale fatta pervenire in edicola.....

snagservizi@gmail.com ha detto...

Purtroppo solo alcuni distributori ( posso parlare solo per Milano e la sua Provincia, ovvero otto distributori), hanno acconsentito alla distribuzioni delle circolari. Gli assocaiti a SNAG che hanno fornito indirizzo e-mail hanno ricevuto il comunicato stampa il giorno stesso. Nei pprossimi due giorni è prevista la distribuzione attraverso un vettore privato su tutta la rete di vendita. In teoria le zone non ben informate rappresenterebbero, con i prossimi giorni, una percentuale minimissima, inoltre alcune aree distributive hanno convocato assembleee ( con scarsa partecipazione). In particolare un area ddella provincia di Milano ha predisposto un Gazebo per il 28 di dicembre... Complimenti e grazie anche per la sua collaborazione nell'informare i colleghi.

Anonimo ha detto...

scusate, lo sciopero è un diritto e secondo fate bene. sono figlio di un edicolante e vedo i sacrifici e l'impegno che c mette nel lavoro, ma se nn lavorate nn guadagnate anche poco ma cmq è guadagno, e se uno ha tanti debiti come i miei che fanno loro per non rischiare di non pagare i debiti?? rimangono aperti!! io non riesco a convincerli a rimanere chiusi, soprattt xkè ank i vicini edicolanti dicono ke rimangono aperti. indi mi spiace che probabilmente il vostro sciopero non porterà a nulla.