Cari Direttori
Ho letto la vostra lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti. Con delle buone probabilità, vista la pubblicazione sui vostri autorevoli quotidiani, non potrà sottrarsi dal leggerla. Quella che gli ho inviato io, si è persa strada facendo.
Pertanto non sarà in grado di avere un'ulteriore conferma che 35.000 rivendite di quotidiani e periodici in tutta Italia sono sull'orlo del disastro. Non domani, oggi. Certo sarebbe bastato un minimo accenno nella vostra lettera aperta, per far capire che esistiamo anche noi e che siamo parte di voi. E sì perché le notizie che i vostri giornalisti scrivono, che voi pubblicate e che distribuite, noi le vendiamo. Pertanto non dovremmo essere così … invisibili.
Leggo oggi Domenica 11 Dicembre che c'è anche la Fnsi in agitazione. La stessa esprime solidarietà alle vostre richieste. Editori, Direttori, Giornalisti, Stampatori. Siete tanti. O dovremmo dire,siamo tanti?
Quando voi dissentite,cioè scioperate, noi siamo sul posto di lavoro. Voi direte << adesso questo ci parla di soldi…>> Sono tentato. Mi limiterò a dirvi che la stragrande maggioranza di noi, si affanna per stipendi modesti, dettati da un'attività mal retribuita. Mi limiterò a dirvi che abbiamo un Accordo che ci impone di stare aperti anche se voi non ci fate arrivare i quotidiani. Si chiama parità di trattamento. Belle parole, ma i fatti sono un'altra cosa. Cosa aspettiamo – insieme – a favorire il cambiamento? Voi annunciate lo sciopero, noi ve lo sosteniamo. Voi raggiungete la meta e noi per lo sciopero ci prendiamo un sacco di volgarità. E noi spieghiamo, argomentiamo le vostre ragioni, parliamo di libertà di espressione, di importanza della funzione della stampa. La vostra funzione. E noi?
Questo non è un lamento, ne tanto meno una protesta. Ma l'angoscia di uomini e donne, che attraverso la loro operosità, cercano di affermare un'identità. Siamo gente che cerca di sopravvivere e non di sparire nell' oscurità silenziosa di quest'ultima finanziaria.
Cordialmente
Carlo Monguzzi
Componente Giunta Snag- Confcommercio (Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai)
ma anzitutto edicolante.
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