10 giugno 2014

Informatizzazione edicole. La strada è ancora lunga

Decisamente anomalo l’utilizzo della piattaforma I2.zero di “Infosistemi” su Milano  attraverso il programma WED.

Sono diverse le considerazioni da fare sul progetto, primo fra tutti è il fatto che  indipendentemente dal programma utilizzato, ovvero sia che si parli di Infosistemi o di DPE, ogni distributore locale sul territorio nazionale si potrà personalizzare il prodotto, dargli un nome cederlo in sub-concessione alla rete di vendita attivando o meno determinati moduli o, come in questo caso svilupparne di nuovi. 

In secondo luogo è assolutamente esplicita un’ impostazione totalmente diversa rispetto a ciò che  ci si aspetterebbe da un contratto sull’ informatizzazione.
 Nonostante verranno portate delle migliorie rispetto alla sua stesura iniziale ( come da incontro tenutosi in M.D.M. in data 3-6), rimangono  difficoltà di fondo di grande rilevanza.

Così come dichiarato nel contratto il dato verrà gestito in maniera profondamente diversa al passato. Se prima il dato di vendita si ”fermava” al DL e veniva utilizzato solo ai fini diffusionali ed in maniera anche…poco scientifica, ora il dato verrà, al fine di far incontrare consumatore finale  e prodotto, reso pubblico.
 I dati  di vendita, forniti in tempo reale ed elaborati in tempo reale da parte del Distributore locale verranno forniti ad Editori/Distributori Nazionali per le proprie specifiche competenze oltreché al consumatore finale.

Il tutto verrà poi reso pubblico attraverso un apposita piattaforma WEB.

Bisogna dire che quanto descritto non è l’elaborazione di chissà quale approfondimento da parte dei professionisti del settore. Non c’è nulla tra le righe è tutto dichiarato dell’agenzia nel contratto di sub concessione.

Un progetto pertanto sotto certi aspetti ambizioso, visto con la prospettiva di un distributore locale che non avrebbe in questo modo la necessità di mirare gli invii in quanto sposterà il consumatore ( pazzesco!!!) e dell’editore che finalmente potrà vedere, non si sa per quale prezzo, l’assorbimento del prodotto sul territorio e relativa diffusione.

La rete di vendita invece di riuscire a fare impresa con la tecnologia diventa ancora più passiva. Nessuna edicola riceve tutto il prodotto editoriale. Una rivendita molto fornita riceve solo una parte di ciò che viene editato e le più importanti ( in termini di fatturato) o appartenenti a grandi gruppi ricevono “molto di poco”, proprio perché si possono permettere un approccio diverso con il settore distributivo ed editoriale. Il cliente quindi si sposterà e non saremo noi ad attirarlo pertanto la vendita aggiuntiva non ci sarà e non potremo avere fatturati in più ma ci sposteremo qualche centinaio di euro tra di noi.

Occasione mancata quindi per innovare la filiera, uno strumento interessante invece  per distributori ed editori nell’ambito dei servizi al consumatore utilizzando il lavoro del rivenditore. Un progetto che potrebbe rivelarsi interessante se marginale ad un concetto di informatizzazione che veda la strutturazione del canale di vendita come prioritario non il contrario

A.R.


Vuoi saperne di più?

Nessun commento: