02 giugno 2014

Crescere assieme è possibile?

Deludente esordio  di “WED” a Milano.

 Le vecchie formule per tentare di mettere assieme una filiera, che sempre di più sta comunque  manifestando profonde divergenze economiche e commerciali, sono emerse anche in questo frangente.

La piattaforma di “Infosistemi” i2.zero viene personalizzata a seconda del distributore. Le esigenze del cliente passano sopra alle necessità della rete commerciale.

Dalla lettura del contratto emergeranno subito dei piccoli segnali che qualcosa di diverso…c’è! Questi segnali in breve tempo diverranno una palese dichiarazione a voler impostare il rapporto in maniera profondamente diversa.  In maniera superficiale, alcuni si sono concentrati sulla questione”prezzo” senza capire che c’era molto di più dietro.

Nulla di nuovo, si ripropone il motivo per cui inforiv è sempre rimasto fermo al nastro di partenza. Sfiducia e approssimazione nel rapporto commerciale.  

In questo caso si è però voluti andare oltre. Il progetto informatico “WED”,  non prevede la strutturazione di una rete informatizzata ai fini diffusionali e di vendita, attraverso l'ottimizzazione dei forniti e ottimizzazione nelle rese ecc…ma la gestione dei dati per far incontrare l’editore ed il consumatore attraverso le vendite in tempo reale.

Progetto sotto certi versi stimolante ma che va ben oltre le necessità di una rete di vendita, in quanto rappresenta il suo sorpasso. La parte contrattuale è concentrata non sul rapporto DL/pdv ma sulla proprietà del dato e sulla sua gestione nel rapporto DL/Editore/consumatore, con lo svantaggio che il principale player, il pdv, paga per generare ricchezza ad altri.

Un peccato perché si sta perdendo una nuova buona occasione per innovare e sono convinto che non sarà l’ultima. Pretendere di informatizzare  senza dare nulla  sembra sia l’unico sistema per la distribuzione di fare impresa.

Interessante anche ciò che sta accadendo analizzando differenti piazze distributive facenti capo al medesimo distributore nazionale M-DIS. Milano con M.D.M., utilizza piattaforma Infosistemi, mentre a Torino con TO-DIS si usa piattaforma DPE ovvero I-GERIV. Vedremo con GE-DIS a Genova cosa accadrà. il punto è che o si stanno facendo test o si sta facendo confusione. Avendo imparato a conoscere l’impostazione del management editoriale propenderei per la seconda ipotesi.

Una corsa al dato e alla sua valorizzazione e al suo sfruttamento non sostenendo un concetto di filiera ma di “controparte”.


Un progetto nato morto e che potrà raccogliere i suoi frutti quando il mondo non avrà più bisogno di lui o quando ci avrà pensato qualcun altro.

A.R.

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