20 gennaio 2014

I2.zero - Macri spa parte

Far finta di niente serve a poco. Il programma inforiv, la cui ambizione era l’armonizzazione della diffusione e la trasparenza nel comparto distributivo, nonostante fosse di proprietà della Federazione Italiana Editori, è giunto al suo traguardo. 


Il nuovo programma che viene proposto da nuovi DL, va a soppiantare ciò che è stato considerato per alcuni una speranza per altri un vincolo, un ostacolo, un problema.
I2.zero viene proposto con diverse modalità. Per certi distributori locali è la scusa per “affogare” nel suo canone il costo del trasporto, cedendolo a prezzi paradossali,  per altri è un prodotto su cui cercare di creare nuovi business.

Tutto tace come sempre dal lato F.I.E.G., un carrozzone troppo occupato a capire come guadagnare sull’ informazione del futuro per pensare a come sviluppare ciò che ancora è vivo, produttivo e reale. Noi!

“L’informatizzazione della rete di vendita”, doveva essere il futuro per Editori e rete commerciale, è stato invece il tragico racconto di una filiera con obbiettivi contrapposti. 

4 commenti:

Dino ha detto...

Si tratta semplicemente di imprenditori con interessi contrapposti, che dovrebbero confrontarsi e trovare un compromesso. Certo noi edicolanti non abbiamo nessuna associazione di categoria in grado di difendere i nostri interessi. Ben vengano iniziative private sempre meglio del vuoto assoluto. Per quanto riguarda I2.ZERO si sapeva della sua esistenza già a maggio 2013, sapendo le difficoltà di Inforiv era importante interessarsi subito. Chi l'ha fatto, nonostante le difficoltà iniziali per mettere il programma in condizione di funzionare discretamente, ora si trova ad un buon punto nel saperlo usare e può passare alla nuova piattaforma direi senza nessuna difficoltà. Per quanto riguarda la forma contrattuale chi vende il servizio propone un contratto tutti sono liberi di accettarlo o meno. C'è qualcuno più bravo e propone alternative si faccia avanti. Io rimango del parere che l'edicolante è troppo fermo a metodi di lavoro vecchi e superati, i margini di guadagno si assottigliano sempre di più, le spese aumentano e la gestione accurate delle nostre entrate e delle uscite sia in denari che in merce è diventata necessaria. i dubbi di cui si parla non li capisco, l'unica domanda che ho la devo fare agli editori, non capisco perchè non avete interesse a motivare, modernizzare ed incentivare la vostra catena di vendita. Io credo che noi edicolanti potremmo essere molto d'aiuto ai signori editori, molto più di quanto loro lo sono stati per noi.

snagservizi@gmail.com ha detto...

La tua premessa è corretta: " interessi" contrapposti". Le associazioni hanno sostenuto egregiamente la trasparenza che stride con la tua chiusura:"perchè gli editori non hanno interesse a motivare...". Di persone più brave ce ne sono diverse, c'è la fila!A generare le bolle no.Questo è il solo problema.C'è solo il distributore, il tuo o il mio. Queste cose dovresti saperle. Il lancio di i2.zero è avvenuto molto prima a dicembre 2012 e fino ad allora a nessuno interessava...ora invece si vedono in giro solo "professori" Scusa Dino ma sei più bravo di quanto traspare dal tuo commento.

Dino ha detto...

Appunto perchè sono èiù bravo di quello che tu hai capito che non mi pongo il problema. Mi hanno fatto una proposta, alternative non ne ho non vedo dove può stare la discussione, posso solo accettare inevitabilmente i fatti.

snagservizi@gmail.com ha detto...

Yes! ti piace'bene. non ti piace? Chiuso il discorso. Ciao Dino ;-)