03 gennaio 2014

Il non lettore nella GDO


 Grande servizio fotografico di un rivenditore di Settimo Milanese. In poche foto la cruda realtà del non consumatore/lettore italiano e della non utilità della GDO nella promozione della stampa.

Ricordo i ridicoli e vecchi dati della "sperimentazione", un +1,7% a discapito della solidità di una rete commerciale, il tutto non in funzione della vendita bensì dalla necessità  di far toccare, sfogliare la propria testata, per avanzare fantomatiche pretese sugli inserzionisti pubblicitari.


Il sorpasso dei ricavi pubblicitari su quelli di vendita sono stati la maledizione per la stampa italiana perché per più di un decennio hanno dominato le entrate i numeri dichiarati dall’ editore sulla diffusione e gli indici di lettura.

Dati all’ italiana, incontrollabili ma inattaccabili, e ora l’editoria non è più in grado di vendere ma continua ad abituare il lettore a leggere a costo zero. L’editoria si è seduta confidando che aumentare la fogliazione e inondando le edicole di materiale pubblicitario, non di riviste o quotidiani, ma veri e propri contenitori pubblicitari, si potesse andare avanti all’ infinito.
 
La GDO è un concorrente per le edicole ma ancora di più è un danno per l’editoria che ha trovato un nuovo canale per svilirsi ed umiliarsi togliendo ogni valore alla cultura e all’informazione.

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