Il non lettore nella GDO
Grande servizio fotografico di un
rivenditore di Settimo Milanese. In poche foto la cruda realtà del non
consumatore/lettore italiano e della non utilità della GDO nella promozione
della stampa.
Ricordo i ridicoli e vecchi dati della "sperimentazione", un +1,7% a discapito della solidità di una rete commerciale,
il tutto non in funzione della vendita bensì dalla necessità di far toccare, sfogliare la propria
testata, per avanzare fantomatiche pretese sugli inserzionisti pubblicitari.
Il sorpasso dei ricavi
pubblicitari su quelli di vendita sono stati la maledizione per la stampa
italiana perché per più di un decennio hanno dominato le entrate i numeri
dichiarati dall’ editore sulla diffusione e gli indici di lettura.
Dati all’ italiana,
incontrollabili ma inattaccabili, e ora l’editoria non è più in grado di
vendere ma continua ad abituare il lettore a leggere a costo zero. L’editoria
si è seduta confidando che aumentare la fogliazione e inondando le edicole di
materiale pubblicitario, non di riviste o quotidiani, ma veri e propri contenitori pubblicitari,
si potesse andare avanti all’ infinito.
La GDO è
un concorrente per le edicole ma ancora di più è un danno per l’editoria che ha
trovato un nuovo canale per svilirsi ed umiliarsi togliendo ogni valore alla
cultura e all’informazione.
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