19 dicembre 2011

Sciopero delle edicole. Chiudo o non chiudo?

Giorni pazzi questi per gli edicolanti! Il dubbio comune a tutti è se il collega vicino chiuderà o meno. Oggi ci sono stati posti parecchi quesiti e dubbi sul comportamento del distributore, se lascerà o meno la merce davanti alle nostre edicole (anche se chiuse), se emetterà estratto conto senza conteggiare il reso e se, per chi dovesse fare i tre giorni di sciopero, rischierà di trovarsi la merce dei giorni di chiusura e relative rese da fare.

Pausa di riflessione per tutta la rete di vendita

Posso tranquillizzare tutti. Nemmeno i distributori sanno come comportarsi. Anche loro si stanno chiedendo se aderiranno in 5 o in 5000. Non è mai capitato. A seconda delle adesioni si comporteranno di conseguenza per gli accantonamenti e per le consegne. Alcuni Distributori chiederanno ai rivenditori se desiderano rimanere chiusi o aperti per evitarsi costi e pasticci. Altri andranno alla cieca sapendo che in ogni caso affronteranno una grossa incognita.

Oggi la domanda principale che il rivenditore ha rivolto è stata:”...ma il mio vicino…cosa fa?” a volte sostituita da:” Dovevamo farlo 20 anni fa” oppure:” Se lo fanno tutti bene se no non serve….” Non avendo quindi certezze cosa accadrà?

I dubbi emersi sono legittimi e fanno parte della vita di tutti i giorni, tanto più che a far da sfondo a tutto questo c'è il fatto che una gravissima crisi economica/editoriale sta attanagliando le nostre attività. Chiudere quindi è un grandissimo sacrificio. Tutti ci chiediamo però se non può essere anche un’ opportunità. Possiamo cambiare il nostro lavoro? Liberalizzazione o no è una professione normale la nostra? Valeva la pena sostenere con i nostri soldi e sforzi un sistema che sta implodendo? La risposta la conosciamo tutti.

Oggi abbiamo la possibilità di fare quello che non è mai accaduto. Protestare. Normale e forse banale per tante attività, basti pensare ai tabaccai, ingestibile per noi. Perché la nostra vita è scadenzata dalle uscite dei settimanali e dal pagamento dell’estratto conto non dal week-end come per gli altri. Noi sappiamo che se oggi un edicolante chiude perché ha la febbre domani riceverà il doppio di merce….meglio farsela passare in edicola. L’editoria scadenza i nostri ritmi e ci rende impossibile anche fermarci a ragionare sul nostro lavoro. Per questo siamo diventati così passivi verso tutto. Zitto e paga! Questo ci impone l’attuale sistema distributivo, editoriale, normativo.

Oggi ho ricevute telefonate di rivenditori orgogliosi di chiudere, di altri che si sono organizzati con i colleghi del proprio Comune per chiudere tutti assieme e altri che faranno i servizi e poi chiuderanno e anche edicolanti che staranno aperti per motivi economici o di contratto. Ognuno ha il suo pensiero
 L’unica cosa che mi sento di dire è che ogni rivenditore debba fare il suo dovere e sarà sicuramente la cosa giusta.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo io quaggiù ho a che fare con una manica di fessi che il 27/28/29 non aderiranno allo sciopero.

Anonimo ha detto...

Anche qui a PZ, credo che la maggior parte delle edicole non aderisca, per la crisi, per sfiducia, ma anche per la latitanza dei rappresentanti sindacali.

Anonimo ha detto...

Ma come si fa a difendere il proprio lavoro
senza scioperare ??? Siamo bravi solo a lamentarci poi quando c'e' da farsi sentire svicoliamo !!! Edicolante Molto inc....to pv di TO.

snagservizi@gmail.com ha detto...

Chiudere è un problema per tutti. Lo sciopero è la forma più evidente di protesta collettiva per esprimere questo momento di tensione. Purtroppo bisogna far emergere la nostar difficoltà. Altri sistemi non ci sono. Se non si arrabbia ora l'edicolante....quando lo farà?

Anonimo ha detto...

Siamo sfruttati come le bestie da soma da anni ormai senza neppure i diritti più elementari che ogni lavoratore Italiano ha, molti di noi sono soli nei chioschi per 12 ore al giorno senza neppure il bagno, gli editori si permettono di mandarci perfino delle confezioni da vendere con gli abbonamenti al 75% di sconto sulle riviste, una buona parte di noi non riesce neppure a tirare 1.000,00 € al mese e ci chiediamo ancora se è giusto scioperare?
Quando saremo in mezzo alla strada senza un lavoro forse molti di noi penseranno che sarebbe stato meglio scioperare e non solo per 3 giorni.

Anonimo ha detto...

spero che tutti i collegi si rendano conto che se liberalizzano le nostre licenze sono carta straccia senza valore per cui e come se ci ciu...sero la nostra liquidazione o pensione per chi ci lavora da una vita per cui pensateci non fare sciopero e come tirarsi una mazzata sui cog...ni da soli riflettete collegi

Anonimo ha detto...

Io spero solo che le nostre richieste vengano ascoltate e ci consentano di vivere e continuare a mangiare con un lavoro che, lo sappiamo bene, è duro e faticoso...Sono molto preoccupato di questa idea di liberalizzazione, come un'unico dipendente di un'edicola il rischio di trovarmi senza più un lavoro c'é...