15 gennaio 2015

Le edicole e i chioschi di Milano

I chioschi di Milano, ma anche delle grandi città in generale, presentano caratteristiche simili.

Sono strutturati per commercializzare un numero limitato di titoli e in grande quantità. Per questo hanno dimensioni ridotte e sono negli angoli più strategici della città e di maggior affluenza, per poter venire direttamente incontro al lettore.

“l’edicola” è una struttura nata non per offrire “prodotti” al consumatore ma per agevolare le necessità informative del cittadino.


Tutto è iniziato a cambiare già con gli anni ’90 quando invece di vendere “tanto di pochi titoli”, il mondo editoriale e distributivo ha iniziato a sentire la necessità, per mille motivi, di entrate pubblicitarie e non più di vendita, pertanto necessitava di una maggiore diffusione di prodotti destinati a target specifici. 

Più testate e maggiori quantitativi destinati alla medesima struttura. Sono quindi aumentate le necessità espositive.

Di fronte alla difficoltà oggettiva dovuta al collocamento del chiosco sul territorio comunale( ogni Amministrazione ha pesanti vincoli), l’edicolante ha dovuto arrangiarsi con espositori banchi e banchetti di varia foggia e natura. Da ciò ne è derivato un continuo arrangiarsi di fronte alla necessità di dover ricevere un costante flusso di prodotti editoriali (ricordiamo che le rivendite esclusive hanno obblighi normativi che impongono il dover mettere in vendita ogni prodotto immesso in distribuzione…), non assorbiti dal mercato, con le relative necessità espositive.

Oggi i chioschi hanno perso capacità imprenditoriale a seguito dei vari lacci e lacciuoli che strangolano la rete edicole, capacità di spesa conseguente al calo dei fatturati e impossibilità, per costi e struttura, ad ampliare i propri manufatti. Tutto questo in un momento in cui non è previsto alcun rilancio della carta stampata ma in cui addirittura viene incentivato il passaggio dall’ editoria tradizionale a quella elettronica.

Investire pertanto in strutture destinate alla vendita di un solo prodotto, che necessariamente continuerà a calare, e che tenga conto solo in maniera marginale di altre opportunità, risulta oggi una scelta molto azzardata considerando il costo di tali manufatti e le possibilità di ritorno dall’investimento. Chi oggi cambia chiosco per vendere giornali...è semplicemente  coraggioso!!!



Un chiosco impostato per venire incontro al lettore di 30/40 anni fa, che non consente la possibilità di affrontare un consumatore profondamente mutato rispetto al passato, è un ulteriore vincolo ad un settore che recepisce la grande responsabilità sociale dovuta alla vendita e promozione di stampa e cultura, ma che non deve subirne il peso senza poter fare impresa.


1 commento:

domenico ha detto...

Oggi i chioschi hanno perso capacità imprenditoriale
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Il problema è che le cose peggioreranno con il passare del tempo.