“Agenzie Riunite”, distributore che
copre, in virtù di un mandato di zona conferitogli dagli editori, un’
ampia area tra Varese, Milano e Busto
Arsizio non riesce a distinguersi da tante altre ditte di trasporto e non riesce a sfuggire da
quel delirio di onnipotenza tipico di chi possiede un “monopolio”.
La recente trovata di fare una doppia bolla per i prodotti…identificati dal distributore stesso (perché le vere logiche emergeranno in futuro) con un’ innovativa
quanto paradossale forma di pagamento, riesce a creare ancora più caos e disastri
di quelli tipici del mondo distributivo.
Saranno felici molti editori che vedranno il loro prodotto
tornare indietro dopo pochi giorni perché fatto pagare subito? Saranno contenti
gli edicolanti di pagare subito quello che potrebbero pagare dopo 60 giorni? Il
distributore in questo momento preferisce la confusione con intenti poco
chiari.
Da un lato raggiunge il primo obbiettivo ovvero di monetizzare subito
un prodotto che è non è stato ancora pagato all’ editore, quindi ricevendo
enormi anticipi finanziari, dall’ altro c’è un aspetto legato al fatto che con
questo metodo un imprenditore si crea la distribuzione nella distribuzione, con
una bolla dedicata a prodotti magari reperiti sul mercati a bancali…e con aggi,
per il distributore locale, molto più ampi di quelli concessi. Quello che in
gergo viene definito”privè”.
Un brutto momento per il settore e per la
distribuzione. Soggetti che in realtà dovrebbero occuparsi solo di logistica vogliono fare i maghi del marketing e determinare le strategie di posizionamento di un prodotto, quando in realtà dovrebbero solo portare un pacco da un punto "A" a un punto"B".
La crisi colpisce tutti e i trasporti non ne sono immuni. Il
grande svantaggio per noi è che lavoriamo con soggetti che hanno una posizione
dominante…e a volte è facile anche abusarne.
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