Nella giornata di mercoledì
12 febbraio si è tenuta l'audizione con le Commissioni Congiunte mobilità e
commercio del Comune di Milano. Hanno partecipato anche gli Assessori Maran e D'Alfonso,
nonché l'avvocato Alberto Rho, Affari legali A.T.M.
I noti problemi di A.T.M.
in e merito agli accatastamenti, mantenuti sempre nell'ombra, sono esplosi con tutta la loro virulenza
proprio in questi mesi.
Diversi sono gli interessi
che ora vedono coinvolti gli spazi di metropolitana. Sintetizzando, ma senza banalizzare, diciamo che le necessità
di rimodernare e valorizzare questi luoghi sono evidenti e non riguardano solo gli
aspetti legati all’ accatastamento ma anche altri di sicurezza dei locali e quindi
del cittadino di grande rilevanza che ancora non sono emersi… Soldi non ci sono
e il Comune ritiene, a torto o ragione, che consentendo l’accesso ai locali di
grandi marchi con capacità d’investimento molto più alte si possano rimodernare
a costo zero gli spazi. Il problema sono gli esercenti oggi in attività.
Trasmettiamo il documento
depositato e discusso in commissione e condiviso da tutte le sigle sindacali
rappresentative del settore.
Al Comune di Milano
Commissioni Mobilità e Commercio
Gli spazi di metropolitana destinati alla locazione,
gestiti da A.T.M. s.p.a., sono complessivamente n. 317. Di questi n. 293 sono
regolarmente ceduti in locazione ed alcuni sono oggetto di contenzioso. Circa
un migliaio di dipendenti svolgono la loro attività in questi negozi esprimendo
risvolti occupazionali di grande rilevanza
Nel
corso degli anni sono emersi problemi di varia natura in merito a questi
ambienti. Dalle più semplici norme legate alla sicurezza, a criticità legate ad
affitti di negozi che non risultano regolarmente accatastati. Quest’ultimo se
vogliamo, pur essendo un problema tecnico di grande rilevanza, potrebbe
risultare addirittura secondario rispetto alla salute e alla sicurezza del
cittadino e dell’utente. Il fatto incontestabile è comunque che, problemi noti
da tutti i soggetti oggi coinvolti, siano stati solo “gestiti” per troppo tempo
ed in queste settimane sono esplosi con tutte le loro criticità.
Con
delibera di Giunta comunale n. 955 del 4 maggio 2012 sono state approvate le
linee di indirizzo per il convenzionamento con il Collegio Geometri e Geometri
Laureati della provincia di Milano per dare assistenza al Comune in questi ambiti.
Prendiamo atto dell'avvenuto incarico con lettera datata 8 marzo 2013 in cui si
conferisce al citato collegio l’incarico a procedere per gli aggiornamenti
catastali. In tutto questo lasso di tempo A.T.M. s.p.a non ha ritenuto
opportuno pensare a cosa avrebbe portato un mancato rinnovo dei contratti
d’affitto così come l’evidenza pubblica o gara al massimo rialzo, solo
recentemente dichiarata da A.T.M.
Gli
esercenti di metropolitana hanno sempre affrontato periodicamente rinnovi del
contratto d’affitto, dialogando con le OO.SS.
Non
dimentichiamo che gli edicolanti hanno poi un rapporto professionale e di
servizi molto stretto con A.T.M. e conseguentemente con l’Amministrazione
Comunale in quanto rivenditori dei documenti di viaggio. L’attività dell’edicolante
è inquadrata da un capitolato che determina: gli orari di apertura/chiusura,
hanno ferie imposte e consentite solo previa comunicazione, sanzioni pecuniarie
in caso di ritardi o di criticità legate al rapporto con l’utenza, sono
soggette alle direttive tecniche al controllo e al potere disciplinare di
A.T.M., ovviamente anche negli aggi e nelle forme di pagamento, imposte a monte
senza possibilità d’intervento. Un servizio per l’utenza e il cittadino più che
un'attività imprenditoriale propriamente detta.
Nonostante
questo, A.T.M. ha inviato una disdetta del contratto d’affitto, giustificandolo
come un atto dovuto. Ci è stato chiesto un progetto di rinnovo delle edicole in
modo da poter affrontare gli anni futuri con un metodo più moderno e performante
rispetto a quello attuale. Le OO.SS., unitariamente, hanno proposto una nuova
visione del punto vendita con un progetto sul quale si sarebbero resi parte
attiva nella loro concretizzazione. In realtà il tutto si è rilevato come
l’anticamera di uno sfratto per diverse decine di esercenti con relativi
dipendenti e famiglie. Sorprende quindi che in assenza di opportuni incontri
con le OOSS, A.T.M. abbia ritenuto di comunicarci la sua intenzione ad avviare
le procedure giudiziarie di sfratto per finita locazione, obbligando i
conduttori a sostenere addirittura spese legali.
Ci rendiamo conto dei doveri di un Amministrazione.
Ci chiediamo se siano state fatte però le dovute considerazioni in merito agli
investimenti fatti dagli esercenti, che non vedranno alcun loro ammortamento e delle disfunzioni che si
creeranno sulle linee di metropolitana qualora vengano applicate logiche
semplicemente tendenti al “rilancio dell’offerta”. Tutto questo in un momento
in cui la città sta crescendo per affrontare “EXPO 2015” ma che soprattutto
deve sostenere le attività per affrontare e sconfiggere una crisi che ha
abbracciato tutto il mondo commerciale ed imprenditoriale.
Colpisce
ancora di più il fatto che nonostante l’Amministrazione Comunale abbia
dimostrato un vivo e concreto interesse ad un settore in profonda crisi come
quello editoriale, attraverso progetti di rilancio del ruolo delle edicole,
manchi di attenzione nel momento in cui vengono messe in discussione più di 70
edicole. Oramai potete vedere cosa sta accadendo. Vendere editoria non è più
produttivo e quando viene chiusa un attività lo è per sempre.
Chiediamo
pertanto una maggior presa di coscienza di quanto potrebbe accadere se non
viene affrontata in maniera politica, la difficile fase che ci vede coinvolti.
Non è sufficiente dare un alto valore al metro quadrato ma bisogna anche saper
interpretare il grande valore sociale delle attività oggi attive. E’ corretto
valorizzare gli spazi di metropolitana ma la logica del “miglior offerente”
verrebbe accompagnata dal sacrificio di un gran numero di commercianti e
imprenditori che per incomprensibili strategie non sono stati preparati ed
informati correttamente.
Le
numerose assemblee tenute con tutti gli operatori di metropolitana hanno fatto
emergere una profonda preoccupazione per
le modalità con cui ATM intende procedere ai rinnovi, ritenendole
pregiudizievoli e penalizzanti nei confronti degli attuali conduttori.
Resta
inoltre inteso che le scriventi Organizzazioni Sindacali presentano perplessità
in merito al repentino passaggio dal rapporto strettamente commerciale,
caratterizzato da un contratto d’affitto di tipo privatistico regolamentato
dalla legge su “equo canone”, a logiche tipiche della “Concessione”.
In considerazione
a quanto esposto chiediamo pertanto:
1. La proroga dei contratti di locazione in scadenza
2. l’immediato avvio degli incontri con le OO.SS. finalizzati
a predisporre e a stabilire le modalità con cui procedere ai rinnovi.
Ringraziamo anticipatamente per
l’attenzione che l’Amministrazione vorrà porre per quanto brevemente espresso e
siamo a disposizione per eventuali ulteriori approfondimenti.
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