Nulla di nuovo! Questo è il problema dell'editore italiano; non crea nulla di nuovo e non valorizza una rete di vendita che, nonostante i grandi problema, rappresenta il più solido e concreto dei sostegni per l'editore.
Ecco una lettera aperta inviata da un rivenditore di Milano, ma che rappresenta il giudizio di tutti, a fronte dell'ennesimo osceno errore strategico.
Gentile Editore
La ringrazio per il depliant illustrativo della Vs
iniziativa editoriale e ne apprezzo gli sforzi per cercare di restare a galla in
questo periodo decisamente negativo per il mondo editoriale.
Apprezzo molto il fatto che lei sia a conoscenza
delle ns.problematiche e che manteniate un continuo contatto con molti di noi
per i problemi che ci affliggono.
Sono concorde con il fatto che lei fa giornali e
noi li poniamo in vendita
Capisco che "teoricamente" l'abbassamento del
prezzo di vendita, e di conseguenza del mio già risicato aggio ma non del suo
stipendio, accompagnato da una MASSIMA visibilità potrebbe aumentarne la
diffusione..........
Capisco tutto quanto chiaramente espresso nel
depliant, ma................e dico ma............mi sfugge una
cosa..........
Come si può far collimare il tutto quando in fondo
alla rivista, e questo PICCOLO PARTICOLARE forse è sfuggito a lei, qualcuno ha
inserito questo meraviglioso invito a non venire PIU' ad acquistare in edicola
la Vs.rivista.........??????
A questo punto sono io a chiederle una gentilezza,
NON mandatemi più questo tipo di depliant, continuate a fare le vostre scelte
strategiche, ma NON prendetemi in giro, e voglio essere gentile.
Ovviamente la rivista è dietro al bancone di
vendita ed ho invitato molti degli edicolanti con i quali io sono veramente in
contatto a fare lo stesso, in attesa del richiamo resa
A vostra disposizione per eventuali
chiarimenti
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