"Viviamo quotidianamente un sistema che oramai lascia troppi dubbi Ogni giorno riceviamo pubblicazioni che sono morte e defunte, riciclate e rimesse nel mercato e molte Aziende si chiedono se siano prodotti regolari o meno…e la rete di vendita può solo andare sulla fiducia; riceviamo coltelli, bicchieri e piante registrati in tribunale come prodotti editoriali quando lo stesso Antitrust a gennaio li definiva “…Presunti editori…..”, ma noi, sulla fiducia continuiamo a commercializzare; abbiamo tutti i giorni in tutta Italia documenti contabili imprecisi che riportano quantitativi spesso errati in consegna e più frequentemente in resa; nonostante questo come 40 anni fa mandiamo il nostro reclamo al D.L.…e così all’infinito….; e anche qui ci dobbiamo fidare di una contabilità fatta da altri e che nessuno sa quali discrasie nel comparto, a livello globale, può creare. Oggi gli unici interventi che si possono fare sono le solite commissioni o forse ricorsi all’ O. di C., ovvero non usciamo dalle nostre quattro mura.
Con i soldi e con il sacrificio e la dignità di una rete forte e laboriosa colmiamo le incomprensibili mancanze, che rappresentano non una lieve parte del nostro mondo, ma la totalità del comparto editoriale in quanto questo quotidiano flusso di prodotti e di finanziario è gestito da altri e incatenato anche dalle regole da noi poste e da noi avallate e protette."
A.R.
A.R.
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