Il più sincero dei ringraziamenti
ai rivenditori che hanno partecipato allo sciopero.
Le difficoltà in cui versa il
settore obbliga ogni soggetto della filiera editoriale a prendere decisioni
difficili e drastiche, così come stanno facendo il mondo editoriale, quello
della distribuzione e anche quello della rappresentanza delle rivendite di
quotidiani e periodici.
In questi giorni sono stati
fitti, frequenti e sempre stimolanti, i contatti avuti con la rete di vendita. Inutile
nascondere che la difficoltà quotidiana ( vedi TGR regionale) nella gestione del prodotto editoriale, così come l’innegabile situazione economica, abbiano dominato il dibattito e il
risultato di questi tre giorni.
Un ringraziamento a tutti coloro
che si sono prodigati nel sensibilizzare il vicino alla chiusura, a coloro che
hanno organizzato incontri o cene con i colleghi per affrontare gli argomenti
che hanno spinto allo sciopero e anche chi
ha concordato coi colleghi forme di protesta di altro tipo. Siamo spiaciuti
anche nell’aver constatato che troppe rivendite hanno rinunciato alla chiusura
solo perché il collega accanto ha preferito fare altre scelte.
Il processo di sensibilizzazione
della rete di vendita e di accrescimento professionale e culturale continuerà, così come la nostra
lotta per ottenere sempre migliori condizioni per il settore e nonostante le nuove difficoltà che si sono profilate in questi mesi, prima fra tutte la "disarmonia" sindacale.
L’iniziativa di questi giorni è stata molto
utile per constatare la soglia di attenzione della rete di vendita sui problemi
del settore e della propria attività e per contare e capire chi e quali sono i
rivenditori attivi per uno sviluppo delle nostre attività e dell’Associazionismo.
In questo momento a far da
padrone nel nostro settore non è l’editore, il distributore o l’edicolante ma
semplicemente e banalmente “il mercato”. Spetta quindi prima di tutto al l'edicolante rivendicare il ruolo che la sua azienda dovrà occupare nel panorama commerciale
e imprenditoriale di domani
La legge è cambiata e con questa anche il
ruolo della rete di vendita nell’ambito del’informazione e spiace constatare che in troppi non l’hanno
capito.
Prossimamente verranno organizzate
nuove assemblee e nuovi incontri dedicati affinché il processo di sviluppo che
ci sta vedendo protagonisti e che ha visto in questo sciopero un tassello
fondamentale, possa restituire un nuovo modello commerciale per le edicole del
futuro.
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