01 marzo 2013

Condé Nast - portiamo nuove lettrici in edicola


Di fronte a questo tipo di attività ci si chiede non quanto si guadagni ma quanto potenzialmente si potrà perdere. E’ lodevole il voler portare in edicola clienti oramai persi da lungo tempo o che mai hanno raggiunto un profilo tale da dover sentire il desiderio di avvinarsi alla lettura e all’ informazione. 
Ci si chiede anche come mai ci sia stato sottratto un cliente per poi sforzarsi tanto per farlo tornare da noi. Diversamente se si volesse colpire con la promozione chi usualmente non si reca in edicola non penso ci siano le premesse affinché questo diventi un affezionato cliente dell’edicolante solo grazie a pochi buoni sconto.

Non vedo però sinceramente nulla di nuovo o che non sia pericoloso nell’ operazione. La gestione dei buoni per il rivenditore raramente è stata accompagnata da un successivo incremento delle vendite e la raccolta dei dati anagrafici è stata sempre da noi assolutamente sconsigliata. Il perché è intuibile.

Interessanti l’app e il sito ma sconveniente il ritiro del buono e pericolosa l’operazione. Campagne pubblicitarie analoghe le abbiamo vissute con la  testata “Wired” il cui numero di abbonati è di molto superiore a quanto si venda in edicola, e altre testate mensili di Condé-Nast, hanno un numero di abbonati tali ed un prezzo dedicato all’ abbonato talmente seducente da essere visto solo come un concorrente.

Dal sito successivamente alla registrazione è possibile scaricarsi il primo buono e altri verranno messi a disposizione. Inutile dire che il furbo che si farà qualche copia in più ci sarà e che problemi con l’agenzia per l’accredito ci saranno ma non è questa la criticità maggiore.

Il dubbio nasce dal fatto che l’operazione è poco chiara fin dall’ inizio. Si esordisce con il dire che ci sarà un azione mirata dove verranno regalate un numero imprecisato di copie in un elegante shopper direttamente sulla porta di casa. Viene definito come ”incentivo alla fidelizzazione delle lettrici e all’acquisto in edicola”. Personalmente penso che il cliente fidelizzato sia colui che sente il “richiamo” dell’edicola come luogo dedicato all’ informazione e alla cultura, dove è possibile scoprire nuovi interessi e approfondire le proprie passioni. Se devo portarti la borsetta sullo zerbino e offrirti lo sconto del 50% per venire a trovarmi…non sarai mai un cliente da edicola.

I buoni si potranno stampare da internet, ma bisogna registrarsi. Sul medesimo il cliente riporterà i suoi dati… un incaricato ritirerà i buoni in determinate edicole, in altre verranno restituiti all’agenzia. L’applicazione per smartphone verrà utilizzata per recarsi in edicola o per versioni digitali?

Troppe cose non chiare promosse con strategie primitive.




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