I problemi legati al mondo
dell’editoria e della distribuzione sono noti. Eccesso di prodotti dalla scarsa
appetibilità, un grande proliferare di testate riciclate accompagnate da una
non bilanciata diffusione di prodotti invece di più ampia richiesta.
Non per ultimo un gran numero di testate di nicchia e magari di buona qualità che non riescono a raggiungere il cliente.
Il sistema è imperfetto strutturalmente, ma è quello che viene applicato sul territorio nazionale da sempre ed è attualmente l’unico perseguibile.
Non per ultimo un gran numero di testate di nicchia e magari di buona qualità che non riescono a raggiungere il cliente.
Il sistema è imperfetto strutturalmente, ma è quello che viene applicato sul territorio nazionale da sempre ed è attualmente l’unico perseguibile.
E’ possibile costruire un nuovo modello distributivo? Di questo si è parlato l’ 11 marzo in un incontro tra alcune rivendite di Milano e i Responsabili
dell’ Agenzia M.D.M.. L’agenzia ha illustrato i risultati ottenuti e la possibilità,
già concreta ed attualmente praticata su circa 70 edicole, di effettuare la
diffusione sul punto vendita tarando i quantitativi e gestendo i rifornimenti, sulle reali vendite del punto vendita.
L’attuale sistema distributivo
nazionale, consente la valutazione su un eccesso di fornitura solo con il
ritiro del reso e, conseguentemente, con l’invio del numero successivo della
medesima testata. Le edicole soggette ad una prima fase progettuale (quindici
punti vendita inizialmente), sono aumentate nel tempo ed hanno portato dei
risultati oramai assodati e concreti, ovvero intervenire direttamente sui quantitativi durante “la
vita” della testata non quando oramai è in uscita il numero successivo.
La vendita in tempo reale da parte
del punto vendita sta consentendo l’applicazione di un modello distributivo che
potenzialmente riesce ad ottimizzare i costi per i soggetti coinvolti.
L’edicolante potrà evitare di ricevere eccessi di fornitura e potrà avere un
riassortimento degli esauriti grazie al fatto che, dall’altra parte, vengono
letti i dati di vendita.
Sono stati anche illustrati nuovi progetti e nuove opportunità
rivolte ai rivenditori e che utilizzeranno strumenti innovativi ed internet. Il fatto che il web stia erodendo quote di mercato è sotto gli occhi di
tutti noi ed è un processo assolutamente irreversibile e che sta anzi crescendo
progressivamente. L’edicolante avrà la possibilità di vendere di più e meglio
utilizzando quindi la rete internet e non solo subendola passivamente.
Il numero di italiani che ha accesso
ad internet attraverso uno smart-phone o un pc è di tale portata che, per chi
vive della vendita dell’informazione come noi, non può essere preso alla leggera
e fa piacere che un primo processo di contrasto o di sviluppo di nuove idee
legate alle nuove tecnologie stia venendo dal basso, cioè dagli ultimi anelli
della filiera editoriale, gli edicolanti
ed i distributori locali.
L’interesse di questo “tavolo per l’innovazione” che si sta
proponendo a Milano è aperto a tutti gli edicolanti, per discutere e
confrontarsi ma soprattutto per trovare soluzioni condivise che possano
riportarci al ruolo che la nostra professione deve poter rivendicare.
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