21 novembre 2012

L'editoria in mutande...e FIEG gioca.

Si sta proponendo un difficile momento per la categoria. La Federazione Italiana Editori, piuttosto di ricompattare le edicole italiane in un progetto che possa generare un nuovo modello di business

per il settore, preferisce dividere le sigle sindacale con sfacciate proposte che potranno servire e portare reddito solo ai grandi gruppi editoriali non di certo alle nostre edicole.

F.I.E.G. ha proposto un accordo di categoria che ha come obbiettivo di portare in rete una parte non identificata di abbonamenti ( senza escludere in alcuna maniera l’attuale sistema postale)  ad un aggio del 10%, e nel contempo ci è stato offerto un ulteriore sconto,  non identificato qualora sia l’edicolante a promuovere l’abbonamento ai propri clienti abituali.

Noi (SNAG-SINAGI-UILTuCS-USIAGI UGL) abbiamo risposto che sotto al 19%, ovvero l’attuale sconto, non saremmo andati.

I vantaggi per gli Editori sono evidenti. Azzeramento dei costi  postali, nuovo bacino d’utenza su cui fare marketing, e nuove iniziative editoriali a costo zero da offrire al cliente in quanto sarebbero a carico dell’edicolante ( hanno offerto 0.0037 euro per il compiegamento di più prodotti…).

In tutto questo, La Federazione Italiana Editori, non vede la necessità e nemmeno il desiderio, di aprire le trattative su un rinnovo dell’Accordo Nazionale.

La richiesta nostra e delle sigle sindacali maggiormente rappresentative è di lavorare su un rinnovo delle regole del nostro settore essendo mutato radicalmente il quadro normativo, ma anche lo scenario economico .

Raccomandiamo quindi una lettura dei documenti sul tema e rinnoviamo il nostro invito ad ogni rivenditore  di portare la massima attenzione.
 
Siamo a disposizione, come sempre, data anche la complessità del tema per ogni chiarimento o approfondimento.

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