02 gennaio 2017

I soliti casini all'italiana

A circa una settimana dalla data di partenza in tutta Italia per l'assegnazione delle concessioni su suolo pubblico, ecco che con il decreto milleproghe ( termine dispregiativo oramai nel vocabolario italiano), salta per aria il lavoro delle Regioni italiane di alcuni anni.  
Per alcuni un bene per altri si può aprire un baratro ( vedi AGCM Bollettino n°46). Ecco così che ciò che di per se aveva tutti connotati di un "bando all'italiana" è diventato la "Barzelletta di un bando all'italiana".

Cosa faranno ora i Comuni che hanno ottemperato a quanto prescritto? Cosa faranno ora gli esercenti che si sono occupati delle loro attività dimostrando correttezza contributiva sia in favore dei Comuni come dello Stato? Anni di lavoro che potevano essere evitati o una sparata di fine anno per fare contento qualcuno? 

Basta leggere con attenzione il bando per capire che le attività verranno valorizzate per la loro esperienza, professionalità e anzianità fino a tal punto da rendere veramente difficile non avere una riassegnazione. Chi potrebbe avere paura di tutto questo?

Di seguito comunicato comunicazione urgente della Regione Lombardia (D.G. Sviluppo Economico) in merito al contenuto del d.l. "Milleproroghe" approvato dal Consiglio dei Ministri il 29 dicembre 2016.

A fronte delle ricorrenti e numerose richieste di informazione comprensibilmente indirizzate in queste ore anche a Regione Lombardia da Comuni ed Operatori a seguito della divulgazione a mezzo stampa di una bozza di testo del cosiddetto Decreto “Milleproroghe” esaminato ieri 29 dicembre dal Consiglio dei Ministri, che parrebbe contenere all'art. 6 comma 7 una disposizione secondo la quale sarebbero prorogate al 2020 le concessioni commerciali su area pubblica attualmente vigenti, si segnala sul piano meramente tecnico-giuridico, quanto segue.


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