29 ottobre 2012

F.I.E.G. perde un' opportunità per suoi associati!

Gli accordi e le trattative oggi non si tengono più con Editori ma con veri e propri killer. Riporto quello che sarebbe stato il verbale d’accordo che le OO.SS. avrebbero dovuto accettare o almeno condividere.

A questo punto ci si chiede se sia stata costruita un'offerta che dovesse comportare l’ovvio rifiuto perche F.I.E.G. si potesse sentire libera di…non si sa cosa. Certo una simile piattaforma dovrebbe essere soggetta ad un dibattito o ad aggiustamenti ma anche leggendola c’è poco da approfondire.

Mi era sembrato che l’editoria stesse attraversando un brutto periodo, che la diffusione, gli abbonamenti e la pubblicità fossero balzati alla preistoria di un primordiale boom editoriale (se mai c’è stato). Invece no i rappresentanti degli editori  continuano a giocare e propongono formulette commerciali da oratorio.
 A prescindere che anche un avallo da parte delle OO.SS.  si scontrerebbe con la dura realtà rappresentata  da migliaia di microaziende che in questo ambito possono decidere se accettare o meno questo tipo di commercializzazione del prodotto, non emerge alcuna sostanza dall'offerta!. Quindi proporre ad un piccolo imprenditore formule svantaggiose serve solo a consolidare quella “melma” che avvolge da sempre il nostro settore. Non si sa per quale motivo ma tutto ciò che viene proposto a livello collettivo in rete-edicola fallisce miseramente. Forse c’è l’ovvietà del fatto che quando si tratta di piccole imprese e piccoli commercianti la visione imprenditoriale si riduce al semplice incasso giornaliero e non ad una visione più ampia? Ora F.I.E.G., in mutande assieme ai suoi editori, vuole togliere prospettive e cassetto con l’arroganza di chi ha qualcosa in mano. Nella realtà stanno portando i propri soci ad un fallimento, in quanto anche se ci fosse un “accordo quadro” con le OO.SS, gli edicolanti, al di là di tutto, sanno capire certe fregature.
Continuo però a pensare che sia il momento giusto per saltare F.I.E.G. e parlare con i singoli management dei gruppi editoriali più importanti ma non solo, per sondare se vogliono veramente risollevare la curva discendete rappresentata da abbonamenti e diffusione. Nel frattempo le edicole stanno occupando il posto prima dedicato al "Corriere della sera" o a “Panorama e Espresso” con un frigorifero da banco della Coca-Cola. Bisogna ricordarsi un fattore molto importante. Se mai ci fosse un accordo, quanto tempo necessiterebbe per partire, per essere a regime e per portare frutti? Poi bisogna considerare quanto dureranno questi frutti. Quattro anni? Cinque? Il profilo dell’abbonato di oggi sarà lo stesso di quello del 2015? Forse stiamo solo perdendo tutti tempo.
Ho iniziato a lavorare sul testo  F.I.E.G. pensando di fare commenti su ogni punto ma ho poi pensato che fosse tempo buttato, così ho messo in rosso le parti inutili e in giallo le parti che necessitano una approfondimento…da affrontare al bar però non a un  tavolo delle trattative, in nero invece…le cose più interessanti.
Ecco quanto proposto da F.I.E.G.!!! 
VERBALE D’ACCORDO

In Milano, il 26 ottobre 2012, presso la sede della Federazione Italiana Editori Giornali, si sono incontrate FIEG e le Organizzazioni Sindacali dei rivenditori per disciplinare il tema degli abbonamenti in edicola.


Abbonamenti in Edicola

Le parti concordano che l’ulteriore canale distributivo degli abbonamenti domiciliati in edicola costituiscono una opportunità di parziale recupero delle diffusioni drammaticamente in calo negli ultimi anni.
Allo scopo di garantire al potenziale acquirente una ulteriore modalità di acquisto dei prodotti editoriali, le parti concordano nel non ritenere opportuno disciplinare in modo rigido e standardizzato le modalità di fruizione dell’abbonamento, al fine da un lato di non creare restrizioni alle politiche commerciali degli editori che decidono di usufruire del nuovo canale, dall’altro di non escludere dalla nuova disciplina alcune sperimentazioni già in atto presso la rete di vendita.

Tanto considerato, le parti convengono quanto segue:

- all’edicolante, in relazione agli abbonamenti domiciliati in edicola, andrà riconosciuto uno aggio specifico di canale pari al 10% sul prezzo nominale di cessione al pubblico indicato sulla testata;

- all’edicolante verrà riconosciuto, con modalità da definirsi con accordi ad hoc, un compenso aggiuntivo a fronte dell’effettiva sottoscrizione in edicola di nuovi abbonamenti incrementali rispetto alla normale azione di acquisizione dell’editore;

- all’edicolante che effettuerà il compiegamento di uno o più inserti avviati separatamente alla rete di vendita, sarà riconosciuto un sovrasconto in cifra fissa pari a 0,0185 euro per ogni inserto compiegato al prodotto venduto;

- nel caso in cui l’Azienda Editoriale stabilisca un prezzo di vendita del prodotto editoriale maggiorato in coincidenza con la presenza di uno o più inserti e lo sconto sull’aumento di  prezzo dell’offerta editoriale indivisibile non copra interamente il sovra sconto di 0,0185 euro, alla rete di vendita è riconosciuta la differenza di sconto fino a concorrenza del sovrasconto sopra definito.

- nel caso in cui invece lo sconto su tale aumento di prezzo di vendita del prodotto editoriale copra interamente il sovrasconto di 0,0185 euro, e tale aumento dia inferiore ai 5 euro, alla rete di vendita è riconosciuta una remunerazione 0,0037 euro per ogni inserto compiegato ad una copia venduta dell’offerta editoriale indivisibile.

- nel caso in cui l’offerta editoriale sia composta da soli quotidiani di norma venduti in forma autonoma e avviati separatamente al punto di vendita, alla rete di vendita che effettua il compiega mento è riconosciuto un sovrasconto do 0,0185 euro;

- all’edicolante che effettuerà il compiegamento di prodotti con periodicità tra loro diversa, di norma venduti in forma autonoma, avviati separatamente alla rete di vendita, sarà riconosciuto un sovrasconto di 0,0037 euro;

- alla rete di vendita non è dovuto alcuno sconto supplementare per i prodotti contenenti inserti giunti già compiegati al rivenditore;

- sarà cura dell’editore predisporre un documento che abiliti al ritiro della copia in abbonamento, nonché mettere l’edicolante in condizione di riconoscere in modo univoco l’abbonato;

- l’edicolante si impegna in caso di chiusura dell’esercizio a conservare la copia in abbonamento o a concordare con l’abbonato e l’editore l’appoggio ad altra edicola;
- l’edicolante si impegna mantenere a disposizione dell’abbonato la copia del prodotto editoriale quotidiano in abbonamento per almeno tre giorni, nonché la copia del prodotto periodico per almeno dieci giorni dalla scadenza del termine di permanenza;

- qualora il punto vendita non sia informatizzato con una tecnologia idonea a riconoscere in modo univoco l’abbonamento, gli elementi essenziali a disposizione dell’edicolante per l’individuazione e la gestione dell’abbonamento in edicola saranno il nominativo dell’abbonato, la durata dell’abbonamento, la testata oggetto dell’abbonamento e, nel caso dei quotidiani, i giorni di prelievo;

Le parti concordano nell’avviare un periodo di sperimentazione della durata di un anno.

Federazione Italiana Editori Giornali

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