14 dicembre 2012

Torna la posta in edicola?

Crolla l’editoria diminuiscono le entrate da vendita di prodotto editoriale, obbiettivo della rete di vendita è rinnovarsi e cercare nuove attività che sostituiscono quanto è stato perso ma che facciano anche crescere la propria attività.

 Tanti sono i modelli commerciali che hanno dovuto cambiare, sotto i nostri occhi, il proprio modo di porsi verso l’utente.- Perché questo non deve accadere anche a noi? Perché l’edicolante di oggi deve essere uguale a quello di 50 anni fa? Ognuno di noi si guardi attorno per vedere come sono cambiati i consumi, quante attività sono sparite e quante nuove ne sono nate. Le nostre attività possono sviluppare nuovi servizi e non devono rimanere passivamente a guardare un mercato editoriale che continua ad erodersi. E’ quindi partito, a livello sperimentale, un nuovo servizio su cui lo S.N.A.G. di Milano sta lavorando per far diventare le rivendite interessate “Operatori postali”.
E’ stato individuato un limitato panel di rivendite per testare un nuovo servizio che il rivenditore potrà offrire ai propri clienti individuando soprattutto gli studi commerciali e gli uffici che abitualmente devono utilizzare in maniera massiva le poste.
Un dato positivo. Circa trent’anni fa le edicole milanesi effettuavano servizi postali e con grande successo ma una volta le attività di natura concorrenziale venivano pesantemente limitate, soprattutto se si trattava di “poste”. Il servizio è stato quindi sospeso. Saranno gli edicolanti di oggi attivi come quelli di trent’anni fa?

1 commento:

Dino ha detto...

Si tutte cose interessanti, ma integrative o indirizzate ad attirare clientela ma sinceramente il guadagno dove sta. Tutti servizi che richiedono fideiussioni per poter operare e per creare miseri guadagni, bisogna muovere € 200.000 per guadagnarne € 3.000 se va bene.
Ma l'edicolante vero che fine deve fare ?