24 luglio 2013

Giovanni Legnini - Le linee programmatiche

Giovanni Legnini disegna il futuro dell’editoria Italiana. Oggi 23 luglio, ha presentato  alla Commissione affari costituzionali del Senato le linee programmatiche come sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’editoria.

Emergono diversi interventi e approcci  di grande rilevanza. Il primo fra tutti è l’aver riconosciuto la necessità di intervenire nel settore non a comparti stagni ma con una riforma strutturale dell’intero sistema. 

Il tutto parte non, come in passato dal pianto di una fazione o dallo strapotere del comparto editoriale nel chiedere crediti infiniti e a fondo perduto, ma dall’ oggettiva constatazione che l’editoria sta precipitando con tutto il suo vecchio mondo di carta.

Il documento è da leggere con interesse e attenzione  sebbene, per ovvi motivi, sia stata data  solo una “spolverata” dei problemi  che attanagliano il settore e la nostra categoria.I passaggi di rilievo sono diversi, e avrei voluto anche leggere  rassicurazioni in merito alla natura della nostra “autorizzazione alla vendita” e alla portata della d.lgs 170/2001 nell’ attuale quadro normativo.

Passaggio di spicco è il seguente: “In proposito, devo osservare che è veramente singolare che gli editori non possano disporre, oggi, di uno strumento essenziale di gestione e di programmazione che dia loro informazioni affidabili, in tempo reale, sulla vendita dei giornali sul territorio, e tutto questo a causa dell’assenza di una rete informatica che colleghi editori, distributori ed edicolanti.”

Ha ragione è singolare, paradossale, assurdo, illogico, primitivo, insensato e sicuramente ben altro a meno che non sia incredibilmente voluto e cercato il caos che domina il settore distributivo italiano.

Il documento si conclude con l’annuncio di un nuovo incontro con le parti coinvolte il 25 luglio.


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