09 dicembre 2013

Un anno con SNAG Milano

La parola crisi è sulla bocca di tutti oramai da tempo. Ha colpito ogni settore e la propensione alla spesa da parte del cittadino si è ridotta in ogni comparto.
Il settore editoriale non solo non si è rilevato immune ma ha risentito maggiormente di questa crisi. “L’industria editoriale”, non le edicole, ma tutto ciò che ha sostenuto un modello di business per decenni è al centro di una grande trasformazione. Non in Italia, nel mondo!


Oggi la controparte, non è il distributore, non sono gli abbonamenti o la F.I.E.G. ma è quel mercato che si sta riducendo sempre di più perché non riesce a risvegliare quell’interesse che ha cresciuto, sviluppato e reso produttivo il nostro settore. Come dice  il Presidente di A.NA.DIS., AssociazioneNazionale Distributori Stampa, Ferdinando Ciccarelli: “ Il vero cattivo è la crisi”.
In pochi anni hanno chiuso distributori nazionali sul mercato dall’inizio del secolo. Oggi sono solo tre. Due dei quali sono una diretta emanazione dei due più grandi gruppi editoriali italiani. I distributori locali chiudono e cercano prospettive di sviluppo non più sulla vendita del prodotto editoriale ma sui servizi. Come abbiamo più volte segnalato, in diverse zone d’Italia (per ora non Milano) il distributore consegna la merce solo dietro compenso e relativo contratto di portatura.
Altri distributori si sono attrezzati per consegnare patatine, merendine o per far diventare il rivenditore un punto per il ritiro di scarpe rotte... Oramai non ci provano nemmeno a vendere qualche giornale in più. Secondo molti distributori, per assurdo, l’attività di distribuzione non è più redditizia su edicole sotto una certa soglia di fatturato. Solo pochi oramai ricorderanno che analoga crisi si manifestò circa 20 anni fa.
Una propensione alla lettura storicamente bassa dell’italiano medio ha nel tempo portato le case editoriali a fondare il proprio business più che sulla vendita, sulla diffusione e relative entrate pubblicitarie. La crisi del mercato pubblicitario ha comportato danni di rilevanza storica in tutti i gruppi editoriali compresa la Free-Press nata agli inizi del 2000.
Il lettore ci sta sfuggendo! Si sta spostando costantemente e in maniera massiva verso strumenti di varia natura. Computer, tablet e soprattutto smartphone. Grandi performance, grandi interazioni e sempre vicini all’utente.  Davanti alla televisione o mentre facciamo la spesa “l’informazione” ci segue. Si potrebbe discutere sulla qualità delle informazioni ricevute ma a quel punto dovremmo anche ragionare sulla qualità dell’informazione su carta…oramai non più considerata dalle nuove generazioni.
In questo ambiente così mutato e mutevole bisogna immaginare la nuova edicola, il nuovo edicolante e anche un nuovo metodo di porsi come Associazione.
L’obbiettivo non può essere più, il solo migliorare l’orario di consegna, ridefinire le bolle o gestire un contenzioso assieme all’associato, ma deve essere l’individuazione di un nuovo modello commerciale per i nostri associati utilizzando ogni strumento a disposizione per ottenerlo.
Si sta lavorando in maniera assidua e serrata su diversi temi e non più per porre rimedio a vecchi concetti e problemi ma per creare un soggetto commerciale che sappia affrontare le sfide che giorno per giorno ci si presentano.
·       Regione Lombardia – Abolizione dei limiti di superficie da dedicare ai prodotti non editoriali  -  mantenimento delle autorizzazioni e programmazione dei punti vendita – possibilità di vendere prodotti alimentari non manipolabili in aggiunta agli attuali pastigliaggi senza limitazioni, ma purché in linea con le normative vigenti.
·       Amministrazione di Milano – E’ stata ottenuta l’esenzione della tettoia oltreché delle tende. Operazione su cui stiamo lavorando affinché rientri nel regolamento comunale. La TARES, in sostituzione della TARSU, è diminuita – Il rapporto con il Comune si è intensificato ulteriormente in relazione alle innumerevoli pratiche di carattere amministrativo, oramai notevolmente complicate. Oggi la presenza ed il lavoro di SNAG con gli uffici comunali è assiduo, costante, quotidiano. Con il Comune di Milano si stanno inoltre prospettando nuove ipotesi per le nostre attività.  Attraverso un assiduo lavoro e successivamente a numerosi incontri con l’Amministrazione al fine di poter generare nuove attività commerciali sulle rivendite, si sta concretizzando un progetto di rivisitazione di diverse edicole con una logica di “punti informativi per il turista e l’utente”. Un autentico volano per tutte le edicole sul territorio. La bontà del progetto presentato al suo stato embrionale in un assemblea a dicembre 2012, ci ha consentito di poter ottenere degli sponsor affinché l’operazione non sia in alcuna maniera onerosa sia per il Comune come per il rivenditore. Altro aspetto di grande rilevanza con l’Amministrazione comunale è emerso in seguito ad una sorta di volontà politica, da parte degli uffici preposti, a voler far decadere i principi che regolano il posizionamento di nuove attività per la vendita di prodotti quotidiani e periodici sul territorio, siano essi esclusivi come non esclusivi.
·       Atm – L’attività con L’azienda dei trasporti Milanese ha avuto delle forti accelerazioni. Gli aspetti cardine sono due. Una strategia commerciale per i punti vendita in superficie che ha portato ad una desertificazione delle rivendite disponibili a commercializzare documenti di viaggio,  peggiorando nel contempo le condizioni di coloro che ancora li vendono. Il secondo aspetto  è la disdetta dei contratti d’affitto dei rivenditori siti metropolitana siano essi edicole o altro tipo di attività. Tutto ciò nasce dal profondo mutamento delle condizioni che hanno impostato il rapporto commerciale, decenni orsono, tra A.T.M. e rete di vendita. Per questo motivo sono state avanzate proposte innovative e di sviluppo nei confronti dell’Azienda auspicando il coinvolgimento della stessa Amministrazione Comunale in quanto società pubblica di proprietà del Comune di Milano che gestisce il trasporto pubblico del capoluogo lombardo.
·       Normative di settore – Incredibilmente ed inspiegabilmente la percezione della rete di vendita sulle modifiche normative è minima se non quasi assente. Le difficoltà ed il lavoro svolto a tutti i livelli passa in ultimo piano rispetto ad una mancanza in resa o ad un ritardo in consegna. Aspetti quotidiani importanti ma condizionati da un modello commerciale che sta scomparendo. Il recente sciopero sostenuto solo da S.N.A.G. ne è la prova tangibile. 
·       Distribuzione fusione nuove bolle – Oggi a Milano ci sono due distributori locali che hanno impronte imprenditoriali marcatamente differenti. Una fusione tra AGIEMME ed M.D.M. che può considerarsi assolutamente unica e indolore. Gli unici problemi emersi sono stati evidenziati, per assurdo, con i rivenditori informatizzati. Il lungo periodo delle doppie bolle e di quella a macero si è concluso.
·       Informatizzazione – Inforiv è oggi in un momento difficile. Come più volte comunicato, il proprietario del software, ovvero F.I.E.G., non ne sta più sostenendo costi ed implementazioni. Ci sarà un nuovo software. Successivamente all’aver appreso la notizia nel dicembre 2012 è stata informata la rete di vendita del nuovo programma AGIEMME, chiamato i2.zero. L’agenzia dal primo giorno ha consentito un suo uso gratuito al fine di permettere al rivenditore di familiarizzare con una  nuova interfaccia. Oggi tale programma sta avendo una sua diffusione sul territorio attraverso diversi distributori locali. Milano lo sta seguendo con attenzione ben sapendo che i principi su cui si basa una trasparente ed efficiente informatizzazione della rete di vendita, sono in pericolo.
·       Rapporto con le altre OO.SS – Si sono intensificati in maniera sensibile e continua le attività con le altre organizzazioni  sindacali. Inutile dire che sono molti gli aspetti su cui non si converge nonostante l’obbiettivo comune sia evidente. Il ritiro di tutte le sigle sindacali dalla volontà di aderire allo sciopero tranne lo SNAG ne sono una prova evidente, così come la quotidiana e silente protesta relativamente alle chiusure per ferie o altro. Protesta non condivisa dalle altre sigle. Da circa due anni solo lo SNAG, si è rifiutato di aderire ad ogni imposizione in termini di chiusure della attività. Questo è accaduto in quanto gli editori si rifiutano di discutere  di regole, accordi e problemi sulla rete di vendita. Da allora i nostri associati, semplicemente, fanno ciò che vogliono. Una protesta silenziosa, indolore, quotidiana…da esempio per altre forme di sciopero.
·       Comunicazione – Siamo molto soddisfatti della comunicazione che inviamo agli associati, e preannunciamo che si farà molto di più. Oramai parliamo con gli associati in ogni maniera e verranno ancora di più approfonditi certi aspetti. I rivenditori di Milano associati hanno a disposizione un’informativa con “Giornale SNAG” una volta a settimana, ricevono una circolare tutte le settimane, sono stati fatti circa 120 comunicati attraverso il BLOG di SNAG, è disponibile un profilo facebook e twitter. I rivenditori ricevono mail a carattere commerciale e sindacale con una certa frequenza. Non dimentichiamo poi Azienda Edicola e nell’ambito dei servizi “Trovaresa”. L’interazione tra i rivenditori e l’associazione è in grande aumento. Alcuni di questi vengono contattati con altri strumenti quali sms o con altri software di instant messaging.  Le assemblee e i momenti d’incontro sono stati diversi e a volte su motivi specifici e siamo sicuri che ce ne saranno di nuovi.


·       Prospettive commerciali – L’edicolante associato deve vedere in SNAG non solo un’associazione di tipo politico, ma anche un partner che sostenga il business del rivenditore. Non dimentichiamoci che siamo SNAG Confcommercio. Siamo orgogliosi di aver ottenuto con molta semplicità e cautela dei buoni risultati allo scopo. Oltre ai prodotti commerciali che hanno visto enormi performance negli ultimi tempi, ci si sta impegnando su diversi profili come abbiamo già accennato. Un’edicola multi servizi che possa proporsi al clientecon costi minimi ma con un impatto moderno. A breve verranno proposte nuove alternative in convenzione quali la ditta PAYTIPPER e SMMARTPOST e SISAL PAY senza dimenticare il WI-FI FREELUNA che, sebbene non ancora sfruttato a pieno dal rivenditore, ci ha consentito di essere i PRIMI A MILANO come  copertura WI-FI. Ora dobbiamo lavorare assieme per generare servizi all’interno del network. Gli aspetti commerciali ed imprenditoriali delle edicole sono diversi. Non tutti abbiamo la stessa clientela e le medesime prospettive. Verranno quindi organizzati più momenti di incontro per raccogliere dai rivenditori idee e proposte, affinché lo sviluppo delle edicole cresca in maniera produttiva.

Slides illustrate e discusse in assemblea 9/12/13

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