07 marzo 2014

Corriere della sera, concorrenza sleale, predatoria e tanto pressapochismo

Ok il mondo cambia, l’utente, il lettore, gli strumenti per fare informazione stanno percorrendo una strada che è difficile da seguire e comprendere. Troppi guru e pochi professionisti.
 Un solco netto e profondo divide un vecchio modello dal nuovo. Purtroppo “il nuovo”, è ancora difficile da comprendere, imbrigliare e rendere produttivo. Nascono così isteriche quanto improduttive logiche di promozione di un canale considerato “migliore”, buttando secchiate di fango a chi ha mantenuto e sostenuto libertà di stampa e l’informazione, oltreché i bilanci degli editori per 100 anni. 


Che senso può avere spostare un lettore che paga un prodotto acquistandolo in edicola quotidianamente, assolutamente fidelizzato, verso il web dove può leggere gratuitamente? Ci si rivolge al giusto target? Uno potrebbe dire:” Alessandro non hai capito. Quando è nel mio ambiente web lo seguo, lo profilo, lo dirotto su servizi a pagamento ecc….e un giorno ci sarà da noi anche il paywall”. Nella realtà impoverisci ancora una rete produttiva, la privi di punti contatto, escludendo acquisto d’impulso e quei rapporti sociali che diventano anche produttivi e monetizzabili. Non dimentichiamo poi che negli ultimi 20 anni gli editori, attraverso la carta hanno abituato il lettore a sfogliare/leggere montagne di carta gratuitamente e in mille modi per poter drogare diffusioni in favore della pubblicità e dei sovvenzionamenti statali. Pensano di fare lo stesso con il web?

Trasmetto quanto inviato dal Presidente Snag Confcommercio Armando Abbiati al direttore del “Corrierone” Ferruccio De Bortoli.

Concludo! Che schifo”



A.R.

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