29 giugno 2017

Caro Marchica....


Caro Marchica
ho letto il tuo editoriale "dura lex,sed lex" e sposo il metodo Socratico a cui ti riferisci, rompendo un patto con me stesso. Cioè quello del silenzio. 
Non capisco la tua presa di posizione in merito al definirti "il grande tessitore", che ha cucito e ricucito la legge sull'editoria, per la quale altri, senza merito alcuno, potrebbero assumersi la paternità.E non capisco lo sparare nel gruppo per colpire tutti e nessuno. Snag non si merita certe prese di posizione, se non delle precisazioni che escludano o includano lo stesso Snag in quel che vuoi significare con la tua esternazione.
 Che è lecita. Ma imprecisa. Così facendo anche le persone come me, le quali hanno sempre fatto passi indietro per il quieto vivere, si sentono amareggiate. Mi chiedo a cosa sia servito, quel tal giorno, essere un moderato. Cioè non avversare quella determinata posizione che non sentivo nelle mie corde sindacali. 

Eppure ho fatto uno sforzo, ho cercato per gli edicolanti tutti, di dirmi che certe "piccolezze" non mi/ci avrebbero condotto da nessuna parte. Abbiamo fatto percorsi verso obbiettivi comuni, pensando a ciò che ci poteva unire e non a quanto avrebbe dovuto dividerci. Pertanto libero tu, liberi tutti, così ti dico chiaramente che nel mio piccolo, non apprezzo certe prese di posizione e che anch'io d'ora in poi mi sentirò più libero di dire la mia.


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