01 ottobre 2011

La casta degli edicolanti

Chissà quale ramificata ed imponente lobby di multinazionali sarà riuscita a tenersi stretto tra le mani lo smisurato business della carta stampata. Questo si chiedono in molti da lungo tempo, senza sapere che senza di noi il tracollo editoriale non sarebbe solo un futuro scenario ma una realtà attuale.
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 In realtà si tratta dell’ applicazione di logiche e concetti molto complessi, già affrontato anche in questo post. L’argomento è trattato in sintesi, riuscendo però a dare spunti di riflessione, nell’articolo pubblicato da “Il Giornale” il 29 settembre
Il Presidente Nazionale dello S.N.AG Confcommercio ( non il “capo”…cara Sig.ra Anna Brambilla)), illustra fondamentali aspetti che rappresentano il pesante fardello che dal dopo guerra ad oggi i rivenditori Italiani devono sostenere per poter vendere quotidiani e periodici.

  • Nessuna possibilità di scelta del prodotto
  • Nessuna possibilità di scelta dei quantitativi
  • Orari lunghissimi previsti anche nei giorni festivi ( compresi 1 maggio-25 aprile-2 giugno ecc…)
  • Impossibilità di scegliere un fornitore di verso da quello individuato dall’Editore
  • Prezzo imposto
  • Ed altro…….
Unico dato positivo? Se esiste la libertà di stampa nel nostro Paese gli italiani lo devono anche a noi!

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