Il Prof. Mario Monti contro il quarto potere si è dimostrato proprio uno scolaretto. Le mannaiate che è riuscito a dare da ogni parte nessun effetto hanno sortito nel nostro mondo. L'editoria non è libera e le edicole ne sono schiave!
Siamo oramai il risultato del più grande e granitico monopolio d’Italia e l’unica volta nella storia dal dopo guerra ad oggi che finalmente una ventata liberalizzatrice era riuscita a smuovere il puzzo che stagnava nell’editoria ecco che una nuova forza assolutamente trasversale e conservatrice ( Simona Vicari - Pdl e Filippo Bubbico - Pd), ha messo le cose esattamente come erano prima in difesa della lobby della distribuzione, ovvero i cani da guardia dell'editoria italiana.
Quando si parla di editoria,chissà perché la pensano destra che a sinistra nella stessa maniera.
La possibilità di poter creare concorrenza e libertà imprenditoriale per le rivendite esclusive sembra oramai agli sgoccioli.
Nuovamente, l’unico settore italiano che chiede di essere liberalizzato perché quotidianamente vessato ed oramai improduttivo, riamane inascoltato e vittima di un sistema contorto e parassitario come quello distributivo ed editoriale. Fanno troppo comodi i nostri soldi con cui finanziamo l’editoria italiana e il mondo nascosto e parallelo che gli da vita. Troppo comodo riuscire attraverso una categoria passiva in ogni nodo strutturale, drogare i dati di diffusione, di vendita, di reso. Riuscire a mascherare ciò che esce dagli stampatori e ciò che torna in macero…per legge, e solo per nascondere un settore che sta in piedi solo con i nostri soldi freschi o con quelli dello Stato. Noi che oramai siamo l’unica parte pulita e solvente dell’editori italiana.
Pronti quindi a mettere in atto forme di protesta
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OO.SS contro la modifica dell'art 39 |