Molte
edicole, alcune anche nella Provincia di Milano, hanno ricevuto in questi
giorni una richiesta di pagamento del Canone RAI. L’importo richiesto è
superiore ai € 400,00.
Perchè bisogna pagare la RAI? |
In
questo momento sembra che sia in atto una vera e propria bufera che sta coinvolgendo
tutti i professionisti e commercianti in quanto, come accaduto più volte negli
anni, la R.A.I. sta mandando a tappeto tali richieste.
La
legge che istituisce il cosiddetto “Canone Rai” fu emanata nel 1938 per poter
far propaganda di un certo tipo nella maniera più ampia possibile. La
tecnologia però si è evoluta nel
frattempo ed oggi non ha più senso applicare la medesima logica ai vari strumenti
disponibili, cellulari compresi o a un videocitofono. Chi ha uno smartphone
dovrà pagare centinaia di euro per un canone? Tralasciamo poi la naturale
discussione sull’utilizzo di tale somme da parte del servizio pubblico. La mazzata complessiva, come denuncia Rete Imprese Italia (Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Cna, Casartigiani), è di 980 milioni di euro sulle imprese, con richieste che variano dai 200 euro ai 6mila euro l’anno, a seconda della tipologia di impresa
Secondo
la RAI quindi il solo possesso di un Computer ed uno schermo, comporta il
pagamento del canone. L’edicolante con un PC avrebbe quindi una nuova tassa (
chiamiamola col vero nome), gli uffici ed i professionisti, l’avrebbero
moltiplicata per il numero di PC utilizzati, per cui una grande struttura medio
piccola che può aver anche una ventina di PC pagherebbe…migliaia di euro di
tassa.
La
giusta interpretazione è assolutamente controversa ed il solo fatto che da
nessun organo governativo sia mai stata emanata la giusta lettura del regio decreto,
testimonia proprio il fatto che l’ incongruità della norma è evidente.
A partire dal marzo 2007, l 'Associazione per iDiritti degli Utenti e Consumatori (ADUC), ha in ogni maniera ed in più
occasione tentato di sciogliere questo dubbio coinvolgendo tutte le parti
interessate dal problema, con il risultato però di non aver mai risposte chiare
sulla tassa più evasa d’Italia. Si è addirittura parlato in passato di inserire
gli importi relativi nella bolletta elettrica in quanto si presuppone che, chi
ha la corrente in casa, ha anche un apparecchio televisivo.
Vista la difficoltà interpretativa
della norma solo chi è in possesso di un normale televisore deve pagare il
canone. Chi ha un PC non deve pagare nulla, pertanto mettete la richiesta della
R.A.I. nel vostro schedario e lasciatela li a riposare senza far nient’altro,
fino al prossimo Festiva di Sanremo.
L’unico sistema per non pagare il canone RAI è
chiederne il “suggellamento” e ricordiamo che nessuno può entrare nel vostro
negozio o nella vostra abitazione a meno che non ci sia un mandato del giudice,
quindi attenzione in questo periodo perché si potrebbe essere soggetti a truffe
e furti proprio in virtù del fatto che queste richieste a tappeto possono creare
confusione.
3 commenti:
Aggiornamento
http://www.primaonline.it/2012/02/21/102262/rai-azienda-nulla-e-dovuto-per-mero-possesso-computer/
nn è corretto quello che dite.. la tassa si riferisce non a QUANTITATIVO di schermi, ma di ubicazione, si paga una volta per tutti schermi...
Relativamente ai televisori vengono identificate una serie di categorie che pagano in base al numero di apparecchi che presumibimente si possono mettere a disposizione ( vedi alberghi). Non vedo perchè la stessa logica non debbano poterla utilizzare per grandi strutture che garantiscono un cero numero di strumenti con determinate caratteristiche...ma forse il periciolo è passato...o sospeso.
Saluti
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