18 febbraio 2012

Canone RAi anche per i PC?

Molte edicole, alcune anche nella Provincia di Milano, hanno ricevuto in questi giorni una richiesta di pagamento del Canone RAI. L’importo richiesto è superiore ai € 400,00.
Perchè bisogna pagare la RAI?

In questo momento sembra che sia in atto una vera e propria bufera che sta coinvolgendo tutti i professionisti e commercianti in quanto, come accaduto più volte negli anni, la R.A.I. sta mandando a tappeto tali richieste.
La legge che istituisce il cosiddetto “Canone Rai” fu emanata nel 1938 per poter far propaganda di un certo tipo nella maniera più ampia possibile. La tecnologia però si è evoluta  nel frattempo ed oggi non ha più senso applicare la medesima logica ai vari strumenti disponibili, cellulari compresi o a un videocitofono. Chi ha uno smartphone dovrà pagare centinaia di euro per un canone? Tralasciamo poi la naturale discussione sull’utilizzo di tale somme da parte del servizio pubblico. La mazzata complessiva, come denuncia Rete Imprese Italia (Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Cna, Casartigiani), è di 980 milioni di euro sulle imprese, con richieste che variano dai 200 euro ai 6mila euro l’anno, a seconda della tipologia di impresa

Secondo la RAI quindi il solo possesso di un Computer ed uno schermo, comporta il pagamento del canone. L’edicolante con un PC avrebbe quindi una nuova tassa ( chiamiamola col vero nome), gli uffici ed i professionisti, l’avrebbero moltiplicata per il numero di PC utilizzati, per cui una grande struttura medio piccola che può aver anche una ventina di PC pagherebbe…migliaia di euro di tassa.

La giusta interpretazione è assolutamente controversa ed il solo fatto che da nessun organo governativo sia mai stata emanata la giusta lettura del regio decreto, testimonia proprio il fatto che l’ incongruità della norma è evidente.

A partire dal marzo 2007, l'Associazione per iDiritti degli Utenti e Consumatori (ADUC), ha in ogni maniera ed in più occasione tentato di sciogliere questo dubbio coinvolgendo tutte le parti interessate dal problema, con il risultato però di non aver mai risposte chiare sulla tassa più evasa d’Italia. Si è addirittura parlato in passato di inserire gli importi relativi nella bolletta elettrica in quanto si presuppone che, chi ha la corrente in casa, ha anche un apparecchio televisivo.

Vista la difficoltà interpretativa della norma solo chi è in possesso di un normale televisore deve pagare il canone. Chi ha un PC non deve pagare nulla, pertanto mettete la richiesta della R.A.I. nel vostro schedario e lasciatela li a riposare senza far nient’altro, fino al prossimo Festiva di Sanremo.

L’unico sistema per non pagare il canone RAI è chiederne il “suggellamento” e ricordiamo che nessuno può entrare nel vostro negozio o nella vostra abitazione a meno che non ci sia un mandato del giudice, quindi attenzione in questo periodo perché si potrebbe essere soggetti a truffe e furti proprio in virtù del fatto che queste richieste a tappeto possono creare confusione.

3 commenti:

snagservizi@gmail.com ha detto...

Aggiornamento

http://www.primaonline.it/2012/02/21/102262/rai-azienda-nulla-e-dovuto-per-mero-possesso-computer/

Anonimo ha detto...

nn è corretto quello che dite.. la tassa si riferisce non a QUANTITATIVO di schermi, ma di ubicazione, si paga una volta per tutti schermi...

snagservizi@gmail.com ha detto...

Relativamente ai televisori vengono identificate una serie di categorie che pagano in base al numero di apparecchi che presumibimente si possono mettere a disposizione ( vedi alberghi). Non vedo perchè la stessa logica non debbano poterla utilizzare per grandi strutture che garantiscono un cero numero di strumenti con determinate caratteristiche...ma forse il periciolo è passato...o sospeso.
Saluti