11 dicembre 2012

Tutto è cambiato

Tutto è cambiato. “L’Edicola” che abbiamo conosciuto e con cui siamo cresciuti perde quotidianamente lettori e forse anche interesse. Il “nativo digitale” non recepisce il “fascino” della carta e nemmeno l’importante ruolo informativo che l’edicola ha saputo dare e, come non se non bastasse, il lettore medio è oramai sempre più sedotto da strumenti più efficienti e veloci.


Per questo motivo anche S.N.A.G. Milano deve crescere e far crescere i suoi associati. L’edicolante professionale e attento supererà ogni crisi. Abbiamo voluto realizzare non una semplice assemblea ma un “evento” che creasse le basi per una crescita professionale del rivenditore e per l’impostazione dell’edicola del futuro, senza limitarsi al problema quotidiano che, anche se importante, è di un profilo e di un’incisività decisamente differente rispetto a quanto sta accadendo a Milano, in Italia e nel settore dell’editoria in generale.
Un momento dedicato quindi alla condivisione di idee, opportunità e anche delle soluzioni che  si stanno prospettando, per affrontare una crisi dei consumi e dell’editoria senza precedenti.

Milano e la sua Provincia per poter affrontare la trasformazione in atto, devono essere consapevoli che il mercato editoriale è profondamente mutato e si sta evolvendo verso modelli commerciali non ancora definiti, che non consentiranno però la concretezza che fino ad ora ha sorretto le rivendite esclusive nei grandi centri urbanistici. Si è voluto portare la rete di vendita di Milano a conoscenza di diversi aspetti, sia postivi come quelli anche negativi, che sono accaduti o che stanno avvenendo in diverse Provincie Lombarde.

Il nuovo edicolante dovrà pertanto uscire dalla propria edicola, per capire quanto accade attorno a lui. Si deve sentire protetto e sostenuto da S.N.A.G. Milano ma deve sentirsi anche imprenditore e commerciante. Deve riscoprire la “cultura” che ha cresciuto le nostre attività e aver coscienza di essere un anello di un lavoro semplice solo all’apparenza ma che in realtà presenta risvolti assolutamente complessi.

Basta rivenditori che non sanno quanto è il proprio aggio sui prodotti che vendono quotidianamente e che non sanno cos’è un “Distributore Nazionale”. Come può reagire un edicolante di fronte all’offerta di ricevere un abbonamento al 10% di sconto se ancora non ha realizzato l’aggio che riceve quotidianamente?

Ripartiamo per costruire l’edicola del futuro con la formazione dell’edicolante del futuro. Nell’incontro del 2 dicembre si è quindi discusso di diversi aspetti del “mondo edicola”. Conl’obiettivo di dare inizio ad una serie di “tavoli tematici” sui diversi argomenti che devono essere sottoposti ad un costante approfondimento, e che saranno di stimolo per ogni rivenditore, per aumentarne la professionalità e consapevolezza che tutto sta cambiando e che dobbiamo essere noi a costruire l’edicola del futuro.

I dati del Comune di Milano sono allarmanti ed hanno visto proprio nel 2011 un crollo del settore con 32 edicole cessate definitivamente, contro una media, che ci ha accompagnati dal 2005 in poi, di 8 rivendite l’anno. Oggi le edicole esclusive a Milano sono 620 contro le 732 del 2005. Ma non credano gli edicolanti che le cessazioni siano dovute solo ad un motivo di “crisi del mercato”. Approssimazione e leggerezza sono una forte concausa di questo dato.

L’edicolante è un professionista nel settore della vendita della stampa. Chi si avvicina a questo mondo impreparato e senza la volontà all’apprendimento ne paga lo scotto. L’edicola del futuro deve conoscere i dati negativi non per abbattersi ma per emergere. Fare allarmismo non è il nostro fine. L’obiettivo e fornire dati, anche crudi, per distogliere la rete di vendita da quel torpore che sta colpendo il nostro settore. Per questo motivo il Convegno del 2 dicembre ha avuto uno spirito completamente diverso.

Tre fondamenti hanno sostenuto l’incontro. Il primo è relativo alle norme di legge all’accordo nazionale. L’edicolante deve conoscere le regole, deve informarsi e informare. Deve condividere le proprie opinioni ed esperienze anche partecipando attivamente alla vita associativa.

Il secondo rappresenta l’importanza di conoscere cosa accade attorno alla propria rivendita. Pensare che i problemi di altre piazze distributive non interessino la nostra attività quotidiana è profondamente errato. L’esperienza insegna che, purtroppo, ciò che accade in altre zone spesso poi viene adottato da altri distributori locali, per cui i rivenditori che possono vantare piazze più serene e magari più sindacalizzate hanno il dovere di essere più attente e preparate per poter arginare eventuali problematiche. Le altre aree possono però anche insegnare; per questo “l’edicolante” deve essere informato e deve informarsi e bisogna recepire indicazioni positive ed innovative collaborando con altre strutture sul territorio.

Terzo spunto per la discussione è di condividere le iniziative che possono aprire nuove opportunità di business sul territorio. Il collasso del mondo editoriale deve essere non il motivo dell’abbattimento del nostro commercio ma il traino per un nostro rilancio. Presenza sul territorio, capillarità, orari di lavoro e professionalità sono capacità che ci accomunano e che possono essere applicate a diversi ambiti. 

S.N.A.G. Milano, anche a fronte di una dichiarata volontà da parte dell’Amministrazione Comunale a sviluppare modelli informativi per cittadino e per il turista strutturando degli “infopoint” con la collaborazione della nostra associazione, crede in un’edicola diversa ma che sia sempre un punto di riferimento per “l’informazione” anche con le nuove tecnologie, per questo l’edicolante avrà sempre nella nostra associazione il più fedele dei Partner.

                                                                                         Pres. S.N.A.G. Milano
                                                                                     Alessandro Rosa

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