11 dicembre 2012

Piani Comunali ed autorizzazione alla vendita

Abbiamo avuto comunicazione relativamente a Comuni che sono determinati ad abrogare i piani comunali di localizzazione in essere in ragione dei recenti interventi legislativi in materia.

S.N.A.G. sta precisando alle Amministrazioni coinvolte, che da ciò non ne consegue la piena applicabilità della semplice segnalazione di inizio attività (SCIA – Segnalazione Certificata di  Inizio Attività), bensì la necessità che i Comuni deliberino un nuovo piano di localizzazione  ichiamando la normativa nella parte in cui è rimasta pienamente valida e vigente. Infatti, bisogna precisare che con il Decreto legge n. 138/2011, il Decreto legge n. 201/2011 e il  decreto Legge n. 1/2012, il Legislatore è intervenuto con una norma specifica: l’art. 39 (del
decreto legge n. 1/2012 convertito in Legge 24 marzo 2012 n. 27) che ha aggiunto al testo dell’art. 5 del D.Lgs. n. 170/01, una parte normativa senza modificare in nessun’altra parte il citato decreto.
Il risultato ad oggi è quindi che il D.Lgs. n. 170/01 è tuttora pienamente vigente e conseguentemente lo è il sistema autorizzatorio e di pianificazione ivi previsto: non vi è stata in buona sostanza nessuna abrogazione esplicita e tanto meno implicita della normativa vigente, ma solo un intervento integrativo.

Infatti, è bene precisare che la scelta del Legislatore nazionale di mantenere il regime di autorizzazione e di pianificazione, trova la sua fondata motivazione nelle specificità che l’attività in oggetto presenta:
- la stampa quotidiana e periodica non è considerata dal Legislatore come un bene commerciale (tanto è vero che è previsto un sistema di contribuzione statale all’editoria, un’IVA agevolata e la previsione di un principio di parità di trattamento per tutte le testate);
- l’attività di diffusione della stampa quotidiana e periodica non è un’attività commerciale e tanto meno un’attività concorrenziale (tanto è vero che i rivenditori devono porre in vendita tutte le testate al prezzo imposto dagli editori);
- sussistono motivi imperativi di interesse generale e di rilievo costituzionale (art. 21 Costituzione) che comportano che lo svolgimento dell’attività di vendita sia subordinato ad un sistema autorizzatorio e di pianificazione comunale.
- Il sistema di pianificazione non persegue obiettivi di natura economica ma ha la peculiare finalità di creare una rete omogenea e capillare di punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale in grado di fornire all’utente l’intera offerta editoriale con un servizio dedicato all’informazione

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