28 dicembre 2015

Quando i distributori si improvvisano imprenditori!

Ho letto con attenzione la circolare del Distributore locale Parravicini con oggetto “presentazione prodotti extraeditoriali” ( riportata in fondo) e mi preme dare un parere in merito.

Si sta parlando di prodotti extraeditoriali, per cui un mercato libero dove si è svincolati da sistemi di pagamento rigidi, aggi fissi e condizioni imposte. 

Dalla circolare emergono tutti limiti e gli errori a cui ci hanno abituato i distributori locali e in cui è possibile essere coinvolti.

E’ evidente dalla stessa impostazione della circolare che i distributori non sanno gestire un libero commercio inserendo regole che non appartengono alla libera imprenditoria per sostenere le proprie necessità, non le nostre.

 Avere un monopolio distributivo è un discorso, promuovere e vendere un prodotto reperibile sul mercato da diversi grossisti è…molto diverso.

Entrare nel merito di ogni aspetto della circolare, vista la sua impostazione, risulterebbe inappropriato. La circolare è un auto candidatura ad escludersi da un rapporto commerciale con il rivenditore. 

Mi limiterei a dire che l’Accordo Nazionale prevede che l’ Estratto conto debba contenere solo:”  … il valore delle copie fornite nei giorni del periodo di riferimento e lo scomputo dell’equivalente delle copie invendute e documentate come rese, riferite agli stessi giorni del periodo corrispondente di fornitura”, non altro! Mischiare aspetti diversi è un danno per l’impresa.

Vorrei però fare un discorso commerciale e imprenditoriale. Il distributore deve fare il suo lavoro e solo la rete di vendita e noi, sappiamo se lo fa bene o male.

 Ci sono le premesse perché possa essere un buon fornitore di prodotti extraeditoriale? I prezzi dei suoi prodotti sono concorrenziali? Avete contattato altri fornitori e considerato altre modalità di pagamento? Ci interessa avere, come Parravicini dichiara, un distributore unico per i giornali e i prodotti extraeditoriali o è solo un suo dichiarato desiderio e una sua necessità economica? Nel caso dei giornali il distributore ha il monopolio e non è il mercato che giudica se il servizio è buono o cattivo, ma solo il mandato editoriale.

 Quando si parla di prodotto extraeditoriale le regole sono diverse, sono quelle della libera imprenditoria.

Detto ciò e fermo restando che avremo modo di fare altre approfondimenti  e considerato le modalità di pagamento che imporrebbe il distributore, sconsigliamo l’acquisto di prodotti extra da questo fornitore e di contattare il proprio consulente prima di fare acquisti.


2 commenti:

domenico ha detto...

Condivido e sottoscrivo
Carbone Domenico

Carlo Monguzzi ha detto...

Mi sono ricreduto sul fatto dei Dl. Credo debbano fare bene i distributori di quotidiani e periodici.