16 agosto 2011

SMS per pagare i giornali?

Molto interesse ha generato una notizia di alcune settimane fa secondo cui si sarebbero potuti acquistare anche giornali attraverso il proprio telefonino ed un semplice sms. Grazie all'attuazione del decreto legislativo 11/2010, da settembre si potranno fare generici micro acquisti utilizzando il proprio credito telefonico e a questo punto si aprono diversi scenari per più soggetti.

i primi servizi di mobile pay, promossi dai sei principali operatori mobili italiani ,Tim, Vodafone, Wind, H3G, Fastweb e Postemobile partiranno quindi a breve. Si potranno acquistare i beni inseriti in determinati circuiti, quindi le possibilità sono veramente ampie.
La crescita della penetrazione degli smartphone nella popolazione italiana (1 italiano su 3) e il contestuale aumento dell’utilizzo di Mobile Internet e le relative applicazioni, dalle infinite possibilità, stanno rivoluzionando il mondo della telefonia mobile e l’utilizzi di innovativi sistemi di pagamento potranno stravolgere determinate concettualità date per assodate.
Vedere l’applicazione di micro pagamenti con il cellulare per l’acquisto di giornali mi riesce piuttosto difficile, non per aspetto tecnico in sé ma proprio per il fatto che oramai è vendere giornali che è un problema e considerando che si tratta di nuove tecnologie e che quest’ultime vengono utilizzate da un panorama giovane o adulto ma con determinate caratteristiche che lo distolgono dal prodotto editoriale cartaceo, mi risulta difficile pensare al cliente che si avvicina ad un chiosco per fare un acquisto del Corriere della Sera attraverso un Mobile Proximity Payment.

Nel corso del 2010 però sono nati nuovi servizi indipendenti come il pagamento della tassa dei rifiuti a Roma o il pagamento dei parcheggi tramite sms e analoghe sperimentazioni sono in atto da parte di A.T.M. a Milano sia per i documenti di viaggio come per la sosta nei parcheggi a pagamento. Il Mobile Payment risulta valido per processi di acquisto veloci e che non necessiti un grado di complessità elevato. Nel nostro caso: biglietti, sosta, ricariche.

Secondo la School of Management del Politecnico di Milano si sta predefinendo una duplice prospettiva:un lato offerta, ovvero quella degli esercenti che offrono questi servizi ed un lato domanda, quella degli utenti finali che utilizzano questi servizi. Considerando sia i servizi di Mobile Remote Payment, che abilitano cioè il pagamento a distanza tramite rete cellulare (Gsm, Gprs, Umts, Hsdpa, ecc.), sia i servizi di Mobile Proximity Payment, che consentono invece il pagamento “in prossimità” tramite tecnologie a corto raggio (come l’RFId, NFC in particolare, o il Bluetooth).
Gli ambiti descritti risultano essere ancora a livello embrionale nonostante la grande attenzione da parte dei principali player del settore, tant’è che le prospettive descritte consentiranno a tutti  possessori di un cellulare di avere nel taschino una potenziale carta prepagata….

E la rete di vendita in questo ambito come può interagire? E’ evidente oramai che le tecnologie stanno sorpassando i modelli sui cui si basava il nostro tipo di commercio diretto, ma la nostra presenza sul territorio e la nostra capillarità potrebbe essere ancora protagonista con un utilizzo non passivo di tali tecnologie. Innovando e proponendosi non come un porgitore di giornali ma come anche un erogatore di servizi.

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