05 giugno 2011

Web, giornali e la lotta segreta di 35000 punti vendita

Nell’edicola non s’ investe. I grandi protagonisti dell’editoria la considerano l’appendice finale di un processo, senza però verificare le mancanze della filiera e senza sapere i margini di miglioramento del settore.

da"Il Giornale" di maggio
Esempio lampante del paradossale disinteresse, da parte del comparto editoriale, della rete di vendita ( ciò che in tutti i settori commerciali è considerato un tesoro….) è l’ennesimo studio F.I.E.G. sullo stato della stampa in Italia. Nemmeno una riga è dedicata allo stato della rete di vendita sebbene sia l’unico settore produttivo e con potenzialità di crescita del comparto editoriale. Nulla di nuovo perché mai nelle annuali relazioni sullo stato della Stampa ” l’Edicola ” è stato oggetto di approfondimento e studio. Non ci sorprende quindi che nemmeno oggi lo facciano e che l’editore preferisca dedicarsi ad altro.
 L’editoria perde da anni. Solo grazie ad artificiosi giochi di numeri si riesce a sostenere tesi differenti.  L’utente più propenso alla lettura oramai è distratto e sedotto da ben più completi mezzi d’informazione. Quello che era il nostro target cerca sempre meno l’informazione in edicola ma utilizza mezzi più veloci e forse anche più completi…
La rete di vendita si deve modernizzare. Triste è la constatazione che ancora una volta sarà l’edicolante a dover dimostrare le sue qualità imprenditoriali anche a discapito degli spazi ora dedicati al prodotto editoriale.
  

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