05 novembre 2013

Crescere in maniera responsabile e professionale

In questo momento alcuni distributori locali di quotidiani e periodici stanno testando sulla rete di vendita una serie di servizi. Dalla lavanderia ed il ritiro delle scarpe rotte agli abbonamenti in edicola....la crisi è del settore non solo degli edicolanti.
Fermo restando che è evidente che il rivenditore, su aspetti di carattere tipicamente commerciale, è in grado di decidere se un' offerta sia vantaggiosa o meno, facciamo presente che è necessario in molti casi approfondire prima dei punti fondamentali.    

Primo fra tutti è, in caso di occupazione di suolo pubblico, sciogliere il nodo “autorizzazioni comunali”. Alcuni edicolanti presumono, sbagliando, che ciò che è sotto la propria tenda o tettoia, non necessità di autorizzazioni…sbagliato! Tutto ciò che appoggia a terra necessita di regolare autorizzazione, pertanto bisogna valutare con attenzione eventuali offerte di espositori. Stesso discorso vale per le edicole di metropolitana, anche se il permesso va codificato con A.T.M. Quanto si pagherà e se si pagherà qualcosa come COSAP è un discorso diverso, l’importante è che ci sia una regolare concessione.

Altro argomento importante è la partita I.V.A. Per poter commercializzare prodotti diversi da quello editoriale è necessario avere partita I.V.A. così come per poter ricevere compensi per prestazioni di servizio di varia natura. L’edicolante dovrà quindi fare una regolare fattura per poter recepire compensi.

Senza entrare, per ora, nel merito delle singole attività che vengono proposte al rivenditore, ricordiamo che avete a disposizione gratuitamente un legale, un fiscalista e dei professionisti per valutare i contratti che vi vengono proposti pertanto vi invitiamo ad utilizzare tali servizi prima di accettare questo tipo di offerte.

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