04 novembre 2013

Informatizzazione - F.I.E.G. è la grande sconfitta!

Da tempo se ne parla ed oramai siamo arrivati alla fine di una fase importante per l’informatizzazione della rete di vendita.
Il sogno e la filosofia di inforiv oramai è naufragata e la colpa può essere data solo al grande sconfitto della filiera editoriale, F.I.E.G.
Inforiv doveva servire per legarci tutti in nome della trasparenza e dell’ottimizzazione della diffusione per massimizzare le vendite contenendo le rese. L’interesse primario è indubbio che fosse dell’”Editore”. Un fallimento dovuto ad una mancanza di determinazione da parte di F.I.E.G. Inforiv non è mai riuscito a diventare uno strumento per la  trasparenza della filiera. “Errori” sulla cessione del prodotto, nelle sue più svariate sfumature, si sono sempre presentate, indipendentemente che un’area distributiva fosse informatizzata o meno. E’ un ottimo strumento di controllo, nulla di più.
 Sorprende che un progetto che avrebbe potuto far evolvere la categoria, la distribuzione e lo stesso approccio dell’editore al cliente finale, venisse considerato da chi rappresenta il mondo editoriale come…un gioco.

Lo scenario sotto l’aspetto trasparenza e diffusione non potrà migliorare con il nuovo programma. I2.zero potrà essere migliore, più libero e performante,  più completo ma ogni distributore locale lo gestirà in casa secondo le proprie capacità e necessità.

Poco o nulla inoltre si sa  del famoso progetto per l' autenticazione dei dati di vendita promosso dal Governo. Direi a questo punto che parole tipo certificazione o trasparenza non possano appartenere alla filiera editoriale se in più di dieci non si è riusciti a portare un certo equilibrio tra le diverse necessità. Una coperta troppo corta che non può soddisfare le esigenze dei diversi soggetti coinvolti dal processo di vendita della stampa in Italia.

Come ho già anticipato in questo post, che ognuno sappia sfruttare le potenzialità del nuovo programma, perché armonizzare il dato a livello nazionale è un interesse talmente ambizioso che non può essere perseguito dalla sola rete di vendita e dalle sue associazioni, ma ha bisogno di partner capaci e determinati ed oggi, purtroppo, siamo circondati solo da un grande individualismo, tante chiacchiere e molta approssimazione oltreché della mancanza della F.I.E.G. di una volta.

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