28 giugno 2013

Iniziative da urlo!!!

Sento e leggo quanto si dice e si scrive nell’ ambito dell’informazione online e dell’isterica ricerca di nuovi modelli di business legati alla lettura poi….vedo quello che succede nell' editoria reale, quella che viviamo tutti i giorni. Non quella dei numeri ma dei soldi veri.
Distribuzione e rete di vendita  fanno parte di  un processo evolutivo di filiera? Quali sono gli investimenti nel settore da parte delle sovrastrutture editoriali? C’è qualcuno che guarda verso i 30.000 pdv che creano il 90% del fatturato editoriale ( in termini di vendita, diffusione e pubblicità)?

Il “jolly” degli ultimi anni, per sostenere il comparto distributivo,  è la" resa a macero" o resa certificata ( bel termine....nulla di più) che comporterebbe comunque notevoli investimenti per la distribuzione in un momento dove i fatturati crollano e la visone del mercato è tutt’altro che delineata anzi…il futuro della vendita di prodotto editoriale è un enorme incognita. 
Altro non c’è. I costi di distribuzione aumentano il fatturato cala , le rese aumentano, ovviamente, così come le pubblicazioni da distribuire. Informatizzare…non se ne parla nemmeno. Troppa trasparenza fa male all’editoria.
Vedo che si profila un sistema per abbonamento in edicola. Rivolto all’abituale cliente non a chi non si avvicina al punto vendita pdv. L'altro sistema è fallito dopo due anni  di sperimentazione...anche se nessuno l'ha ancora detto a 250 edicole. Vedo che c’è una formula di vendita di libri in edicola che avrebbe avuto un riscontro tangibile negli anni ’80, un sistema di “noleggio DVD” in edicola, una versione leggera e con pochi euro d’investimento, di un’analoga iniziativa promossa da un soggetto rientrante in standard più comuni rispetto alla gigantesca PRESS-DI, ma che diversamente ha investito molto di più ( vedi immagine).

Movie Take Away - noleggio dvd
Altro non c’è. 30.000 punti vendita sul territorio non fanno parte di alcun progetto editoriale degno di nota. L’editore sta perdendo un “tesoro” che si sta guardando  attorno, non essendoci una linea o una proposta valida e, sicuramente, troverà più attenzione in ambienti che nulla hanno a che fare con il mondo dell’editoria e che oggi conosciamo.





Nessun commento: