Ora il problema è pubblico! La paradossale situazione di A.T.M., del Comune di Milano e della sua "dimenticanza" di accatastare circa 300 negozi sulle linee di metropolitana è finalmente uscita allo scoperto. Tutti i vertici lo stanno anche ammettendo:Bruno Rota il nuovo Presidente di ATM. L'Assessore Maran e Bruno tabacci l'Assessore al Bilancio, Patrimonio, Tributi oltrechè L'agenzia del Territorio!
A.T.M. e le IENE - 300 negozi non accatastati a Milano |
Il servizio delle iene, finalmente andato in onda nonostante i ritardi, accompagnato dall’inchiesta iniziata dal quotidiano Metro ha messo a nudo A.T.M. e forse ne ha ridimensionato l'arroganza, nei confronti delle edicole e degli esercenti di Metropolitana. Centinaia di negozi con regolari contratti d’affitto…di negozi inesistenti.
Cari cittadini mentre percorrerete le linee di metropolitana fateci caso! I negozi sono ritagliati tra due pareti. Molti senza bagno ( come le edicole). Una parete abusiva comparsa improvvisamente ( magari in piena notte come si suole fare in questi casi…) dava vita ad un negozio con un canone d’affitto, spesso molto salato. In più questi “negozi” devono essere messi a norma, non però da A.T.M., ma a spese degli esercenti, per adempiere a tutto ciò che le normative nazionali e comunali prevedono, pena....salatissime multe…e A.T.M.?
Quanti problemi nati con gli edicolanti di Milano perché venivano magari poste pubblicità non autorizzate o espositori non graditi. A.T.M. ha chiesto per 50 anni una stretta osservanza di regole per qualcosa che non esiste per il catasto….per fortuna ora altre strutture indagheranno su un tema che provoca grandi dubbi e molta tensione per i 300 esercenti di metropolitana vessati da regole e costi da un padrone di casa che ha covato per anni la più palese delle forme di abusivismo.
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