22 novembre 2011

Cucina regionale Italiana-opportunità o fregatura?


Opportunità di vendita o trampolino di lancio per altri? A cosa serve la rete di Edicole Italiana? Dovremmo essere trattati come un gioiello, considerando che siamo l'unica certezza di liquidità reale, costante e sicura per tutto il panorama editoriale, al contrario della pubblicità e dei vari e noti magheggi che riescono a fare con le finte diffusioni o con le oramai isteriche zampate che gli Editori riescono a dare sul denaro pubblico per poter stare in piedi ancora un pò.



 Imvece di corteggiarci...ecco l'ennesimo “siluro” inviatoci dalla Mondadori. E' meglio venderelo il numero 1 delle pubblicazioni collezionabili? Procuro il cliente alla mia azienda o lo procuro gratis per altri? Considerando l'aggio del numero uno (sempre in offerta) mi conviene porlo in vendita o metterlo sotto il banco?
Nessuno è contro agli abbonamenti in senso generale ( se sostenuti da logiche commerciali) ma siamo assolutamente contrari e stanchi di essere il veicolo promozionale dei loro clienti abbonati.
 La risposta gli editori l'hanno già pronta. Usano le stesse litanie, tristi ed assurde da decenni:"Il cliente abbonato non è colui che si rivolge all'edicola, per cui non c'è alcun trava so di vendite... "ma allora perchè non togliete queste maledette offerte di abbonamento dalle nostre attività e ci fate fare il nostro lavoro?

Non mi dilungherò oltre con questo post mi limito a riportare  delle e-mail ricevute da alcuni edicolanti ed inviate a "Sorrisi e Canzoni". che chiaramente necessitano supporto.
Se anche voi avete qualcosa da dire....

 

Sent: Tuesday, November 22, 2011 12:41 PM
Subject: LA CUCINA ITALIANA


caro direttore,
mando questo messaggio a lei, visto che e' il responsabile editoriale.
sono Tozzi Michele edicolante di Milano, stamattina ricevo la merce e trovo nella cassa questa bella lettera di cui mando allegato.
mi dico tra me e me guarda che bella iniziativa.
in mattinata riesco a vendere una copia dell'enciclopedia.
dopo circa mezz'ora arriva la signora chiedendomi se poteva avere per le prossime settimane la promozione che era inserita nell'enciclopedia. leggo e rileggo e rimango basito(uso un termine gentile ma che rimanga tra me lei era incazzato nero). una promozione sconto del 50% evitando l'edicola.
vabbene che siamo dei pirla(dei coglioni per il resto d'italia) ad alzarci alle 4.00 di mattina per vendere periodici  quando basterebbe dare il fondo schiena per fare soldi, oppure andare a rubare tanto mica ti mandano in galera, o truffare vecchietti o catene di sant'antonio(su striscia o sulle iene ogni giorno ci mostrono come fare) pero' essere sfruttati dagli editori che ti inboniscono con frasi come: IL TUO PREZIOSO CONTRIBUTO PER IL SUSSESSO COMUNE, APPROFITTA DI QUESTA OCCASIONE PER FIDELIZZARE I TUOI CLIENTI, oppure adirittura presenta la cucina regionale italiana ai tuoi clienti piu' affezionati certo della qualita' editoriale garantita mondadori.
questo e' troppo e dico troppo.
basta se volete estraniarci dai vostri affari fatelo senza essere presi per i fondelli. non siamo  bestie


Da: guido martinelli Inviato: martedì 22 novembre 2011 14.13A: AS@SORRISI.COM; fieg@fieg.itCc: SNAG SINDACATO;Oggetto: Re: LA CUCINA ITALIANA

Sottoscrivo appieno quanto scritto dall'amico-collega Michele. Purtroppo la politica miope della maggior parte delle case editrici le porta a fare concorrenza alla rete vendita, utilizzandola in maniera subdola per i propri fini. Non tengono conto che l'ultimo anello della catena distributiva, cioè l'edicola, occupa un ruolo fondamentale nella filiera in quanto punto di contatto con l'utente finale: IL CLIENTE.
Considerano il nostro rulo passivo, di conseguenza da sfruttare e poi bypassare, convinti che noi, anche se in sofferenza, ci saremo comunque, ed il giochetto potrà continuare. Ma per quanto? Non capiscono che se contribuiscono a stringere il cappio che ci sta lentamente soffocando, finiranno per rimanere stritolati ache loro?
Saluti ai colleghi ed agli amici del sindacato.
guido Martinelli


Da: Alberto Caniglia Inviato: martedì 22 novembre 2011 14.02A: AS@SORRISI.COMCc: SNAG SINDACATO; Oggetto: Re: LA CUCINA ITALIANA

Gentile Direttore

Mi chiamo Alberto Caniglia e sono un'edicolante di Milano, come posso non concordare pienamente lo stato d'animo ed il disappunto che il mio collega le ha appena esposto, vede caro direttore, la cosa più irritante che continuate a fare è PRENDERCI IN GIRO, ci mandate uno straccio di foglio con il quale volete bonariamente convincerci che Voi state lavorando ANCHE per noi, i Vostri PUNTI VENDITA ESCLUSIVI, invitandoci anche ad esporre bene in vista il prodotto, affinché il cliente ci vada praticamente a sbattere contro, come viene definito ?? Acquisto ad impulso ??, per poi INVITARLO a non rivolgersi più c/o la mia Edicola per continuare ad acquistare i numeri successivi.
Io non ho la bacchetta magica caro direttore, ma mi piacerebbe immaginare che domattina, come per magia, non ci fosse più un solo PV in tutt'Italia, ed allora mi domanderei, come farà il mio tanto affezionato Editore a proporre ma soprattutto a far "toccare con mano" alla gente ciò che vorrebbe vendere.......forse manderà ragazzini porta a porta, forse metterà altri ragazzini agli angoli delle strade con un banchetto espositivo, o forse rimpiangerà di non avere più un solo PV dove poter parcheggiare il suo prodotto............
Ebbene, caro direttore, credo che sia finito il tempo in cui gli edicolanti erano considerati solo degli ignoranti e maleducati ""venditori" di prodotti Editoriali, il cambio generazionale, la lenta ma costante crescita dell'informatizzazione, ma soprattutto la presa di coscienza delle problematiche esistenti oggi nel Ns. mondo Editoriale, fanno sì che molti di noi inizino a ribellarsi a questo vostro modo di "non considerarci", cominciando dal passa parola, modello TAM TAM, che tutte le mattine instauriamo tra di noi per segnalare tutte quelle iniziative che ledono la nostra dignità di edicolanti e di uomini dediti al lavoro.
A vostra disposizione per eventuali chiarimenti, grazie.
p.s. tutte le cartoline sono state ovviamente tolte dal volume.
Grazie ancora.

Alberto Caniglia

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E-Mail inviata al direttore di Sorrisi
Gentile Direttore

A differenza dei miei colleghi non le faccio nessuna critica anzi le assicuro che il mio potenziale di vendita è ben oltre le copie ricevute ma mi guardo bene nel richiedere al DL il rifornimento preferisco perdere quel misero guadagno rivolgendomi ad altri prodotti con ben altre percentuali di guadagno. E’ sufficiente vendere una bustina di Pokemon €4,50 prodotto con iva per recuperare il guadagno della vendita di 10 copie della Cucina Regionale.

Cordialmente

Edicolante

Domenico Carbone

edicolandia ha detto...

Che dire...parliamo di settori in crisi..RIDICOLO ma chi siamo noi poveri edicolanti che lavoriamo 14 ore al giorno contro questi colossi che ci fanno gli sgambetti..ci prendono in giro..vedi semplicemente il carissimo vivimilano che tutti adorano con dentro gli abbonamenti.focus ...myself..gioia grazie e chi più ne ha ne metta...siamo proprio una categoria di sfigati ma contro chi lottiamo..tanto la risposta è sempre la stessa..le cose non cambiano..io ho provato per un periodo di tempo a togliere tutti gli abbonamenti che trovavo addirittura li compilavo con nomi assurdi e li imbucavo giusto per prenderli un pò in giro.poi mi sono stancato...Azienda ...ma quale Azienda non siamo in balia degli eventi..

Anonimo ha detto...

sono33 anni che svolgo questo lavoro e posso solo dire che non ci hanno mai considerati come dovrebbero,mi rivolgo agli editori , che da noi hanno un servizio completo in tutti i sensi, le ore dedicate ,coltivare i clienti e conoscendo i loro gusti e passioni , consigliamo i vari prodotti, e su questo punto tutti gli editori usufuiscono di questo,ma in cambio noi cosa ci troviamo !!!! gli abbonamenti a bassissimo costo ,la diffusione a domicilio, facendo si che il cliente non passi neanche dall'edicola , così danneggiando anche gli altri editori,e loro stessi,perchè non si da modo alle persone di vedere altre possibilità di lettura. siamo stanchi di parlare a chi non vuol sentire , ma spero che almeno questa mia faccia riflettere . grazie Daniela Janno Edicolante