17 luglio 2011

Finanziamenti all'editoria...per non dimenticare!

Prendiamo spunto da una notizia del TG SNAG del 15 luglio, relativa ad una paradossale offerta di abbonamento del quotidiano il Sole 24 ore, per riaffrontare e proporre nuovamente tematiche realtive al finanziamento pubblico all' editoria,   e soprattutto per non dimenticare quanto questo enorme ed incoerente flusso finanziario ai giornali sia distorsivo del mercato e generi soltanto costi per il contribuente e amarezza nella rete di vendita.
 
Il Sole 24 ore si svaluta da solo 
    
Riproponiamo il sempre attuale servizio Report per non dimenticare la situazione italiana per l’editoria :
                             

                                    


Nuovo aggiornamento  al servizio è stato successivamente trasmesso da Report, ma l’argomento finanziamenti non si è ancora esaurito, nonostante gli interventi del Governo di questi mesi. La rete di vendita si chiede per quale motivo lo stato debba fare concorrenza alle nostre attività per sostenere un modello che di fatto vincola l’esistenza e la sopravvivenza delle testate giornalistiche al finanziamento pubblico, malgrado l’incapacità di competere in un mercato in continua evoluzione.

Ci si chiede per quale motivo si debba finanziare prodotti non accolti con favore dal pubblico, visti i tassi di lettura. Assistere "l'Industria Editoriale" per consentire dissipazioni di denaro pubblico, sapendo che tale politica non ha prodotto alcun risultato positivo in termini di lettori e di fatturato ma solo di aver narcotizzato e reso dipendente l'editoria da entrate non determinate dal  mercato. 
 Ci si chiede anche che senso possa avere legare il finanziamenti pubblici anche alle sole copie  effettivamente vendute e non tirate (come in passato) quando anche questo tipo di vendite con il 76% di sconto  e probabilmente quindi sottocosto, vengono considerate e certificate dall’ A.D.S. ( Accertamento Diffusione Stampa) come copie vendute. Per non parlare della triste voce riportata dalle certificazioni A.D.S. nota come "altre vendite" in sostituzione delle vendite in blocco, o gli innumerevoli magheggi a cui assistiamo in edicola attraverso abbinamenti e non solo.
Certamente il consumatore sarà contento…felice di pagare il giornale scontato e di pagarlo a prezzo pieno attraverso i finanziamenti statali.

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