25 dicembre 2011

Indignato speciale

Spett.le
Redazione - Indignato speciale

Sinceramente indignato dal taglio dato al servizio del TG5 del 16 dicembre, ma assolutamente soddisfatto dal fatto che ci state offrendo la possibilità, su un piatto d’argento, di poter testimoniare la nostra ragione, gradiamo farvi pervenire alcune considerazioni.


Il servizio, dopo una panoramica sulle liberalizzazioni di alcune attività commerciali dedica anche uno spazio allo sciopero degli edicolanti, rimarcando il fatto che i tre giorni di “serrata” annunciati priverebbero l’utenza del prodotto quotidiano e periodico per circa una settimana.
Premettiamo che avendo la categoria degli edicolanti subito per decenni i continui scioperi della carta stampata senza mai dire una parola ci saremmo meritati più rispetto. Diciamo inoltre che, sotto certi punti di vista, sebbene noi rappresentiamo l’anello finale della filiera editoriale, siamo anche quelli che perfezionano tutti gli aspetti professionali che ruotano attorno al sistema, pertanto, quando voi scioperate, noi incassiamo nettamente di meno, avendo notevoli perdite sotto il profilo commerciale. Ci avete mai pensato?

Oggetto però di questa nostra “indignazione” è il fatto che erroneamente asseriate che la stampa sarà ugualmente presente nella Grande Distribuzione, in alcuni bar e tabacchi oppure nella vendita diretta. Errato! Proprio  per questo motivo noi protestiamo con i tre giorni di sciopero. Nella G.D.O. e negli altri punti è reperibile solo parte delle possibilità editoriali presenti sul mercato, ovvero quella che ha la possibilità imprenditoriale di accedere ad un modello di vendita differente.

Nella GDO è presente solo una minima percentuale dei prodotti. Quelli più alto vendenti e dei grandi gruppi editoriali. Gli stessi quotidiani minori non saranno presenti nei vari supermercati. Lo sapevate? Noi tuteliamo da decenni ( immediato dopo-guerra…) la libertà di stampa e di espressione del singolo cittadino sostenendo il suo diritto ad informare ed essere informato.

Voi avete fatto disinformazione nel far credere che esistano diversi livelli d’informazione, invece non è così. Solo le edicole e i negozi esclusivi sul territorio nazionale con il loro quotidiano sacrificio e negandosi così la possibilità di essere imprenditori con la propria attività, consentono l’accesso al mercato di ogni editore e si negano così la possibilità di scegliere il prodotto ed il quantitativo senza preferire l’alto vendente a quello con un assorbimento da parte del mercato uguale a zero.

Questo è il nostro lavoro quotidiano e ancora vi ringrazio perché  la nostra indignazione ci ha permesso di rimarcare il fatto che, contrariamente ad altri, siamo noi che sosteniamo la libertà di stampa.

1 commento:

Anonimo ha detto...

SONO UNA DISABILE CON 80% DI INVALIDITA' COSA CI RISERVA LA NUOVA RIFORMA MONTI SULLA PENZIONE DI ANZIANITA' VISTO CHE NOI VERI INVALIDI NON SIAMO NEMMENO CALCOLATI, VISTO CHE A ME PERSONALMENTE INPS NEL 2010
MI HA BOCCIATO A 59 ANNI DI ETA' DI ANDARE IN PENSIONE ANTICIPATA DITEMI SE SAPETE QUALCHE COSA A QUANTO ANDREMO IN PENSIONE, VISTO CHE ABBIAMO PROBLEMI FISICI SONO CESARINA GREGORINI DI VERMEZZO MI